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Cronaca
15.01.2025 - 14:27
Foto di repertorio
Una delle operazioni più rilevanti contro il traffico di stupefacenti ha avuto successo in Veneto, con il sequestro di tre quintali di droga in un capannone a Musile di Piave (Venezia). Questo centro di stoccaggio, gestito da una rete internazionale di narcotrafficanti, è stato smantellato grazie a una brillante operazione delle Forze dell'ordine, che ha portato a 15 arresti e 26 indagati. La rete, che operava in modo esteso, è stata smascherata grazie alla sinergia tra la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e la Procura distrettuale antimafia di Bologna.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo apprezzamento per il risultato ottenuto: “Fa rabbrividire pensare che in una zona tranquilla come Musile di Piave fosse attiva una simile stazione di stoccaggio. Fortunatamente, il lavoro delle forze di polizia ha fatto emergere una realtà pericolosa, contribuendo alla distruzione di un mercato illecito che non solo metteva a rischio il nostro territorio ma poteva estendersi a livello nazionale”.
L’indagine ha rivelato che l'organizzazione criminale operava con ramificazioni internazionali, utilizzando Musile di Piave come punto di smistamento per il traffico di stupefacenti. Gli inquirenti hanno sottolineato come l'attività illecita fosse gestita da cittadini stranieri legati alla criminalità organizzata internazionale. L'operazione ha portato anche al sequestro di diverse quantità di droga e alla realizzazione di numerosi accertamenti sul campo.
Zaia ha poi continuato: “Desidero estendere un sentito ringraziamento agli uomini e alle donne delle Forze dell'ordine, alla Magistratura e a tutti coloro che con il loro impegno e professionalità hanno permesso il buon esito di questa operazione, contribuendo a difendere la sicurezza e la salute dei cittadini veneti”.
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