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Vicenza, un piccolo esercito di alpini, soldati Usa e cavalieri di Malta puliscono i portici di M. Berico

Portici Monte Berico

Il sindaco Rucco assieme al col. Gomlak e a padre Carlo Rossato dei frati servi di Maria nella foto assieme ai volontari che hanno pulito i portici

Il sindaco Rucco li ha ringraziati per il lavoro svolto in vista della festa dell'8 settembre

Il sindaco Rucco assieme al col. Gomlak e a padre Carlo Rossato dei frati servi di Maria nella foto assieme ai volontari che hanno pulito i portici
È un piccolo esercito di settanta persone quello che si è mosso di buon’ora lungo la salita di Monte Berico per pulire i portici in vista della festa dell’8 settembre. Armati di scope e maxi spazzoloni per arrivare sino al tetto della volta interna, hanno lavorato sui due tronchi dei portici, dal santuario al Cristo e da qui al termine dell’architettura progettata da Francesco Muttoni. L’esercito di pulitori era variegato: era formato prima di tutto dagli alpini della zona di Vicenza della Sezione Monte Pasubio, una trentina di persone agli ordini del capo zona Tullio Ottorini e del capogruppo Roberto Tovo. Assieme a loro si sono ritrovati 35 militari americani, con il comandante della guarnigione, il col. Matt Gomlak, in testa. Infine erano presenti, nella colorata uniforme rossa e bianca, gli aderenti all’Ordine di Malta, che si sono affiancati ai colleghi e con loro hanno lavorato di gran lena.

Settanta i volontari che hanno lavorato per rendere puliti e presentabili i portici in vista della festa

Roberto Tovo, capogruppo degli alpini che hanno pulito i portici ha offerto i panini per rifocillare i lavoratori
Tullio Ottorini capo zona degli alpini pulitori dei portici
Non è mancato il sindaco Francesco Rucco che è venuto di persona a ringraziare tutti coloro che hanno dato una mano a rendere i portici più puliti, pronti ad ospitare le decine di migliaia di pellegrini che saliranno alla basilica per la festa della Madonna. Ha portato il suo ringraziamento anche padre Carlo Rossato, priore dei Servi di Maria, i frati che da sempre sono i custodi del santuario. Proprio dagli alpini della Sezione Monte Pasubio è partita questa iniziativa, oltre una decina di anni fa, che mano a mano s’è arricchita del supporto di molti altri vicentini, militari e civili. I portici di Monte Berico furono progettati da Francesco Muttoni dopo una lunga polemica, un classico di Vicenza, che durò decenni e terminò solo nel 1741 con un arbitrato padovano: a contrastare Muttoni c’era la corrente di pensiero, capitanata da Enea Arnaldi, che avrebbe preferito privilegiare e magari anche coprire il percorso delle Scalette anziché quello da Campo Marzo. L’arbitro padovano, però, diede ragione a Muttoni. Il primo tronco, quello dalla basilica al Cristo, fu completato nel 1746 mentre il secondo fu terminato nel 1780, ben dopo la morte di Muttoni che avvenne nel 1747.
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