La situazione della Motorizzazione civile di Vicenza è drammatica; la causa è banalmente semplice da individuare: il personale è insufficiente. Ne manca la metà.
In questi giorni i rappresentanti delle 100 scuole guida della provincia berica hanno protestato chiedendo più posti per le pratiche di esame della patente. Da anni ormai CGIL CISL e UIL denunciano il grave problema degli organici alla motorizzazione di Vicenza con conseguente pesante sovraccarico dei pochi lavoratori che sono rimasti.
Pochi anni fa i dipendenti in servizio erano 60, ora ne sono rimasti la metà e le previsioni sono di ulteriori 10 unità in uscita entro il 2022.
La situazione, purtroppo, non riguarda solo la realtà vicentina, tanto che due ingegneri di Vicenza devono supportare per due giorni la settimana la motorizzazione di Verona. "Non è però che il mal comune ci renda tranquilli, anzi ci preoccupa ancora di più", affermano i rappresentanti della funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil di Vicenza, rispettivamente Andrea Mantiero, Gian Paolo La Porta e Alessandro Sabino. "Conveniamo, poi, con il direttore che la pandemia abbia complicato la situazione ma sarebbe un grave errore pensare che “il disastro sia nato con il Covid”. Non è lo smart working il problema - spiegano i tre sindacalisti - perché, come previsto dalle normative sul lavoro agile, non vengono svolte in ufficio solo fino al 60% delle attività, individuate dall’amministrazione, da non effettuare in presenza. Il personale che opera in lavoro agile garantisce la stessa qualità e mole di lavoro, anzi come spesso accade la quantità di lavoro aumenta, rispetto alle lavorazioni prestate in presenza". "Non ci stancheremo di evidenziare - sottolineano Mantiero, La Porta e Sabino - che il disastro ha un’unica causa la mancanza di personale. Cercare altre cause è miope e ingrato nei confronti di chi, con le unghie e con i denti, cerca ogni giorno di impedire il crollo del servizio all’utenza". "Ci preoccupa poi la ventilata possibilità di chiudere determinate attività - denunciano i tre sindacalisti -. Non vorremmo che questo fosse l’inizio di una progressiva esternalizzazione di servizi che hanno grande importanza per la sicurezza stradale dei cittadini e che devono essere garantiti dal Servizio Pubblico. Faremmo di tutto per scongiurare una eventuale chiusura della sede di Vicenza perché non vi è più personale sufficiente a garantire i servizi". E concludono le segreterie di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa di Vicenza: "Invitiamo pertanto tutti gli organi interessati a farsi carico del problema al fine di attivare un straordinario percorso di assunzioni".
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