Il sottosegretario di Stato alla salute Andrea Costa in visita all’ospedale di Schiavonia di Monselice
La visita per portare il suo sostegno e la sua vicinanza ai medici ed operatori che per primi hanno conosciuto le difficoltà della pandemia. (Continua a leggere dopo la gallery Nel tardo pomeriggio il sottosegretario ha visitato la struttura ospedaliera accompagnato dal direttore generale Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna, dal direttore sanitario Aldo Mariotto, dalla direttrice dell’amministrazione Michela Barbiero e da alcuni medici e primari. «Un grande grazie a tutte le figure che in questi due anni hanno svolto un ruolo essenziale per i cittadini» commenta il sottosegretario Costa «una pandemia che ha portato fatiche e dolore e per questo è giusto che le istituzioni vengano direttamente nel territorio a portare il loro sostegno e a testimoniare la vicinanza a chi è in prima linea». (Continua a leggere dopo i video)
Il sottosegretario ha voluto accogliere le istanze del personale medico per condividere assieme dei percorsi che possano dare risposte concrete ai cittadini: «Ho visitato tante strutture e non è semplice trovare ospedali come questo, con strumentazione all’avanguardia, personale preparato e spazi giusti» continua Costa «Un ospedale che ha dato tanto alla comunità e l’obiettivo è quello di arrivare alla convivenza con il virus per permettere a tutti gli ospedali italiani di garantire e proseguire l’attività ordinaria, è questo l’obiettivo che stiamo cercando di perseguire». Alla visita era presente anche Giorgia Bedin, sindaca di Monselice e presidente della conferenza dei sindaci della Uls 6 che dopo i ringraziamenti per la visita del sottosegretario ha spiegato l’importanza che l’ospedale che serve 180 mila cittadini della Bassa padovana continui il suo servizio anche per emergenze ed acuti: «L’ospedale serve un territorio vasto ed il nostro auspicio come rappresentante dei sindaci, è quello che la struttura di eccellenza di cura a cui ci possiamo appoggiare possa rimanere a disposizione di tutta la popolazione e di tutti i tipi di patologie» conclude Bedin. Giada Zandonà
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