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Il Veneto in Diretta
01.08.2025 - 11:00
È una vera e propria “porta d’ingresso” al Parco del Delta del Po, un ecosistema delicatissimo e spettacolare che abbraccia il confine tra acqua e terra, tra uomo e natura. In una recente intervista per la rubrica “Primi cittadini per il turismo”, a Il Veneto in Diretta, Mario Mantovan, da poco eletto sindaco del Comune di Porto Viro, ha tracciato le priorità del suo mandato e lanciato un messaggio chiaro: "Difendere il nostro territorio è un dovere, non un'opzione".
Con oltre 13.000 abitanti, Porto Viro è considerato il cuore geografico e simbolico del parco. “Siamo circondati da corsi d’acqua: il Po di Levante a nord, il Po di Venezia a sud e il mare Adriatico a est – spiega Mantovan –. Di fatto siamo un’isola”. Un’isola con gioielli nascosti, come Scano Cavallari, una piccola spiaggia raggiungibile solo in barca o in bici, un angolo incontaminato che il sindaco definisce “una meraviglia da scoprire”.
Tra le perle naturalistiche, anche il Giro delle Valli, itinerario cicloturistico che attraversa paesaggi mozzafiato e offre la possibilità di avvistare fenicotteri rosa. “Chi viene qui resta senza parole. Porto Viro è un museo a cielo aperto della biodiversità”, aggiunge.
Ma alla poesia del paesaggio si contrappone la fragilità di un ecosistema tra i più delicati d’Europa. “È un territorio dove gli uccelli volano più in basso dei pesci”, dice con ironia il sindaco, facendo riferimento al fatto che molte aree del comune si trovano sotto il livello del mare, in alcuni casi anche di cinque metri.
Le minacce? Numerose. Prima fra tutte, quella degli insediamenti industriali inquinanti. “Stiamo dicendo un chiaro no all’inceneritore di Loreo. Anche se ci vengono promessi risarcimenti ambientali, la salute pubblica e la salvaguardia del nostro Delta valgono molto di più”.
Mantovan lancia un appello all’unità: “Serve una consapevolezza collettiva. Il Parco del Delta è la nostra Cappella Sistina ambientale, incastonata tra città d’arte come Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara e Ravenna. Va vissuto, amato e protetto con la stessa attenzione che si dedica a un capolavoro”.
Infine, non manca un accenno al tema dello spopolamento giovanile: “Le nuove generazioni amano questo luogo, ma faticano a trovare qui il loro futuro. Dobbiamo creare opportunità, investire su un turismo sostenibile che generi lavoro e stimoli a restare”.
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