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L'intervista a il Veneto in diretta

Giovanni Manildo: "Un Veneto per tutti, non di uno solo"

Il candidato del centrosinistra mette al centro sanità pubblica, PMI, ambiente e infrastrutture sostenibili

Un Veneto più inclusivo, partecipato, con una sanità pubblica forte, una rete di trasporti moderna e sostenibile, e un’economia che valorizzi le piccole e medie imprese. È questa la visione di Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra alla guida della Regione Veneto, intervistato da Roberto Guidetti per la rubrica L’Intervista.

Manildo parla della necessità di una svolta politica, superando quella che definisce “la stagione del Veneto di uno solo” per approdare a un “Veneto di tutti”, capace di ascoltare e includere territori, cittadini, imprese e associazioni. “Serve un cambio di passo – spiega – che rimetta al centro la sanità pubblica, il lavoro, l’innovazione e la giustizia ambientale”.

Tra le priorità indicate, la sanità occupa un posto centrale. Manildo denuncia le liste d’attesa insostenibili, il rischio concreto di un progressivo indebolimento del sistema sanitario pubblico e la mancanza di risorse per i più fragili e per gli anziani. “Le famiglie non possono più permettersi di aspettare mesi per una visita o pagare di tasca propria. Il diritto alla cura non può dipendere dal reddito”.

Sul piano economico, l’ex sindaco di Treviso sottolinea l’importanza di rafforzare il tessuto delle PMI venete, favorendo la digitalizzazione, la formazione continua e il ricambio generazionale, senza dimenticare l’urgenza di trattenere i giovani talenti formati nelle università del territorio.

Un altro tema chiave è quello delle infrastrutture. Manildo boccia la gestione della Pedemontana Veneta, definendola “un fardello finanziario per la Regione”, e propone in alternativa la realizzazione del Sistema Metropolitano Ferroviario di Superficie, per connettere in modo sostenibile le città del Veneto “policentrico”.

Infine, un richiamo alla partecipazione democratica: “Serve uno scatto civico, dobbiamo vincere l’astensionismo. Non possiamo lasciare che a decidere siano in pochi”.

Un programma che punta a restituire fiducia ai cittadini, facendo leva sulle risorse del PNRR e su una visione di sviluppo che tenga insieme coesione sociale, sostenibilità e innovazione.

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