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Universitari in sciopero in solidarietà alla Global Sumud Flotilla

“Sciopero generale! Dai porti all’università: blocchiamo il genocidio!”

Lunedì 22 settembre, gli studenti dei Collettivi Autorganizzati Universitari (CAU) hanno aderito allo sciopero generale promosso dall’Unione Sindacale di Base (USB), scendendo in piazza e nelle università per sostenere la Global Sumud Flotilla, convoglio internazionale di imbarcazioni che porta aiuti umanitari a Gaza e denuncia il massacro in corso.

A Padova, Napoli, Torino e in numerose altre città, gli universitari hanno esposto striscioni con lo slogan “Sciopero generale! Dai porti all’università: blocchiamo il genocidio!”, per poi convergere a Venezia e partecipare al blocco del porto di Marghera. La mobilitazione rilancia l’appello dei lavoratori portuali di Genova: “Se toccano l’equipaggio della Global Sumud Flotilla, noi blocchiamo il Paese!”.

Sono quasi due anni che Gaza è sotto incessanti bombardamenti e assedi, con un bilancio tragico di morti e distruzione. Nonostante questo, il governo italiano guidato da Giorgia Meloni continua a supportare direttamente Israele, mantenendo attivi i flussi di armi e garantendo l’uso strategico dei porti italiani per il traffico bellico verso lo Stato israeliano.

L’aggressione non si limita ai raid aerei, ma si estende anche all’assedio economico e alla fame imposta come arma di guerra. Di fronte a questa tragedia, centinaia di attivisti internazionali hanno dato vita alla Global Sumud Flotilla per portare aiuti umanitari e rompere il silenzio complice delle cancellerie mondiali.

In Italia, la risposta popolare è crescente: decine di migliaia di persone hanno già manifestato nelle ultime settimane. Il Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali di Genova ha avvertito chiaramente che, in caso di blocco della Flotilla da parte delle autorità israeliane, il porto di Genova sarà bloccato in segno di protesta.

Gli studenti dei CAU si schierano senza riserve con questa lotta: “Solo la mobilitazione dal basso, unita e determinata, può interrompere la complicità dei nostri governi con i crimini di Israele. Esigiamo la fine di ogni rapporto militare, economico, politico e accademico con Israele finché perdurerà il genocidio. Siamo pronti a bloccare le università se Israele tenterà di fermare la Flotilla!”.

Le richieste precise degli studenti sono:

  • Immediata sospensione da parte del governo Meloni di ogni collaborazione militare, economica e politica con Israele;

  • La rescissione di ogni rapporto accademico con istituzioni israeliane coinvolte nel sostegno o nella copertura dei crimini in Palestina;

  • La cessazione di ogni collaborazione con aziende italiane o straniere che producono o forniscono armi a Israele.

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