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L'intervista a Il Veneto in Diretta

Sanità e elezioni regionali: Fabrizio Boron si racconta

Il componente del Gruppo Misto e della Commissione Sanità del Veneto discute i temi caldi del presente

Il prossimo appuntamento con le elezioni regionali è ormai alle porte, e nell’attesa di capire come si evolverà la situazione politica all'interno del centrodestra, abbiamo incontrato Fabrizio Boron, componente del Gruppo Misto al Consiglio Regionale del Veneto e membro della Commissione Sanità. Durante l'intervista a Il Veneto in Diretta, Boron ha offerto il suo punto di vista sulla situazione sanitaria attuale e le soluzioni che il futuro mandato regionale dovrebbe adottare.

Un momento di attesa, ma con obiettivi chiari

Boron ha commentato il clima che precede le elezioni regionali: «Siamo in una fase di attesa, in cui si lavora al programma del prossimo Consiglio Regionale. Certo, ci sono anche delle diatribe politiche, ma i veneti si aspettano che ci occupiamo seriamente dei problemi concreti, soprattutto in sanità», ha affermato con determinazione.

Il tema della sanità è stato centrale anche nelle sue parole, vista la sua esperienza pregressa come presidente della Commissione Sanità nella passata legislatura. «Ci sono tante sfide da affrontare, a cominciare dalla carenza di personale medico e paramedico, un problema che perdura da tempo», ha dichiarato Boron, sottolineando anche l’importanza di risolvere le difficoltà legate ai colli di bottiglia nel sistema sanitario regionale.

Formazione medica: la soluzione potrebbe essere a lungo termine

Uno degli argomenti discussi è la recente introduzione della nuova formula per l'accesso alle facoltà di medicina che, pur avendo creato delle selezioni tra gli studenti, offre una prospettiva interessante per il futuro. «A breve avremo quasi 3500 giovani in formazione, un potenziale ricambio di cui sentiamo urgentemente il bisogno. Tuttavia, l'attualità ci dice che il sistema non è ancora in grado di risolvere la carenza di medici», ha spiegato Boron.

Il politico veneto ha sottolineato come, in passato, la programmazione delle specializzazioni fosse stata inadeguata, e ora si stia tentando di rimediare a questa situazione, purtroppo con tempi lunghi. Boron ha poi elogiato l'intervento del Ministro Bernini, che ha abolito il test d'ingresso, definito più un quiz che una selezione, per rendere più accessibile l'ingresso alla facoltà di medicina.

Liste d'attesa: un’emergenza da affrontare con urgenza

Altro tema caldo è quello delle liste di attesa, sulle quali Boron ha avuto parole critiche nei confronti della gestione da parte dell’amministrazione leghista, guidata dal presidente Luca Zaia. «Le liste d’attesa sono un tema cruciale per i veneti. Le persone non devono aspettare mesi per una visita o un esame diagnostico. Se parliamo di salute, non possiamo ragionare in termini di numeri o statistiche, ma di urgenza e bisogno reale», ha dichiarato Boron, facendo riferimento all’insoddisfazione crescente tra i cittadini per i tempi lunghi di attesa.

Secondo Boron, il sistema attuale spesso gioca con i numeri, rimandando la gestione delle liste a soluzioni provvisorie come le liste di galleggiamento, un sistema che non risolve i problemi. «Dobbiamo fare in modo che i cittadini non debbano più sentirsi dire che non c’è posto. E questo deve essere affrontato seriamente», ha aggiunto, criticando anche il funzionamento del CUP.

Sinergia pubblico-privato: una soluzione possibile

Infine, Boron ha parlato di come la sinergia tra pubblico e privato possa contribuire a risolvere alcune criticità. «Se un cittadino deve fare una visita, che sia in ospedale o in una clinica privata accreditata, l’importante è che venga fatta il prima possibile, e che il servizio sia performante. Non è una questione ideologica, ma di cura dei cittadini», ha concluso Boron, sottolineando la necessità di collaborare tra i vari attori del sistema sanitario per garantire una risposta tempestiva alle esigenze della popolazione.

Concludendo l'intervista, Boron ha rinnovato l'impegno verso una sanità più efficiente e più vicina ai cittadini, auspicando che il prossimo mandato regionale sappia affrontare in modo concreto e tempestivo le sfide in atto.

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