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Attualità
25.09.2025 - 08:34
Ieri sera Mestre si è fermata per accendere una luce di speranza. In centinaia hanno partecipato alla fiaccolata silenziosa organizzata dalla Uil Veneto, un gesto collettivo di solidarietà nei confronti della popolazione di Gaza, stremata dalla guerra e colpita da una crisi umanitaria senza precedenti.
Il corteo è partito alle 18.00 dalla sede della Uil in via Bembo, ha attraversato via Cappuccina e si è concluso in Piazzetta Ventidue Marzo, davanti a Coin, dove si sono raccolti cittadini, delegati sindacali e rappresentanti della società civile, tutti uniti da un messaggio chiaro: non possiamo restare indifferenti.
“Assistere a quello che sta accadendo senza esprimere la nostra preoccupazione e il nostro sgomento non è più possibile”,
ha detto il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, leggendo un discorso sentito e partecipato.
Ma non solo simboli. Contestualmente, la Uil nazionale ha lanciato una raccolta fondi tra tutte le sue strutture territoriali e di categoria, destinata alla Parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, una delle poche realtà rimaste operative sul territorio per distribuire beni di prima necessità e fornire assistenza concreta alla popolazione.
“È una vera iniziativa di solidarietà – ha spiegato Toigo – perché sappiamo che chi opera sul posto conosce le reali urgenze e sa come intervenire in modo immediato”.
La manifestazione si è svolta in un clima raccolto, con candele, silenzio e volti commossi, a testimoniare come anche da una città lontana si possa tendere la mano e far sentire una vicinanza reale.
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