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Elezioni regionali
13.11.2025 - 15:29
Clima, acqua e futuro del territorio veneto al centro dell’incontro tra i candidati alla presidenza della Regione, Giovanni Manildo (centrosinistra) e Alberto Stefani (centrodestra), che martedì 12 novembre hanno partecipato – in momenti distinti – all’iniziativa promossa dagli 11 Consorzi di Bonifica del Veneto e da ANBI Veneto presso la sede del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, a San Donà di Piave.
Davanti a un centinaio di rappresentanti del settore, i due candidati hanno ascoltato la relazione del direttore di ANBI Veneto, Silvio Parizzi, e l’intervento conclusivo del presidente Alex Vantini, per poi firmare il patto “Costruiamo insieme il Veneto di domani”, un documento in dieci punti che delinea le priorità per rendere il territorio più resiliente ai cambiamenti climatici.
Nel documento, i Consorzi chiedono di istituire un unico assessorato regionale che unisca agricoltura, gestione delle acque e sicurezza idraulica, oltre a un aumento delle risorse per la realizzazione di bacini multifunzione e la manutenzione della rete idrica. Tra le richieste figurano anche interventi contro il consumo di suolo, misure per la ricarica delle falde e la tutela delle risorgive, e un’azione forte della Regione verso il Governo per il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia e la Laguna e della Legge sulla Subsidenza.
“Negli ultimi dieci anni – ha ricordato Vantini – i Consorzi sono riusciti a recuperare oltre 540 milioni di euro, in gran parte fondi ministeriali. Un risultato frutto di una collaborazione efficace con la Regione, ma servono stanziamenti regionali più consistenti per sostenere il lavoro quotidiano sul territorio”.
Il direttore Parizzi ha sottolineato come i Consorzi gestiscano “oltre l’80% dei corsi d’acqua di pianura, 400 idrovore e migliaia di opere idrauliche”, con un bilancio di soli 150 milioni di euro l’anno provenienti dai contributi dei consorziati. “Solo per l’energia elettrica – ha aggiunto – se ne vanno 23 milioni. Operare in queste condizioni è davvero difficile”.
Manildo e Stefani, entrambi con esperienze amministrative alle spalle, hanno espresso apprezzamento per il lavoro dei Consorzi e la loro efficienza nella gestione del territorio.
Manildo ha proposto di aumentare in modo sostanziale i finanziamenti regionali, inserendo i Consorzi in una “governance partecipata” e chiedendo una revisione della legge regionale sul consumo di suolo, che al momento sarebbe “piena di deroghe che la rendono inapplicabile”. Ha inoltre richiamato la necessità di investimenti nelle infrastrutture rurali e di una politica regionale unita nel rivendicare a Roma il rifinanziamento delle leggi per Venezia e la subsidenza.
Stefani, dal canto suo, ha riconosciuto la solidità dei progetti dei Consorzi, sostenendo la necessità di “rafforzare i fondi regionali e valutare nuove fonti di entrata, anche attraverso il federalismo fiscale”. Ha ricordato inoltre le proposte per premiare nei bandi regionali i Comuni che investono nella rigenerazione urbana e nella rinaturalizzazione dei territori. “La Legge Speciale per Venezia e quella sulla Subsidenza – ha concluso – sono strumenti chiave per portare nuove risorse a tutto il Veneto. Mi auguro che i parlamentari veneti le sostengano compatti”.
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