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Osservatorio elettorale del Veneto: Psephos, università e YouTrend per uno scrutinio rapido e trasparente

L'Osservatorio del Consiglio regionale del Veneto coordinerà le elezioni con il software sperimentale Psephos e il supporto di YouTrend per garantire trasparenza e analisi in tempo reale

In vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, l’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto coordina e sovrintende, tramite il proprio Comitato tecnico e il Comitato scientifico, l’intero flusso informativo legato alla raccolta, verifica e diffusione dei dati di voto, assicurando trasparenza, rapidità e correttezza delle comunicazioni istituzionali.

Nella giornata dello scrutinio, il 24 novembre, l’organismo opererà in stretto raccordo con la struttura consiliare e con l’Ufficio stampa e comunicazione, che guiderà i momenti informativi nella sala stampa “Oriana Fallaci” di Palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale, insieme ai componenti dei due Comitati. Lo ha ricordato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, aprendo la conferenza stampa tenutasi oggi a Venezia.

Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati i servizi a disposizione di cittadini e media per il rinnovo del Consiglio regionale e per l’elezione del Presidente della Giunta. Per l’intero periodo elettorale, il Consiglio e l’Osservatorio saranno affiancati da YouTrend che, come ricordato dal presidente e cofondatore Giovanni Diamanti, garantirà con il proprio team “analisi puntuali e continue dei risultati offrendo interpretazioni e chiavi di lettura affidabili” durante i punti stampa ufficiali.

“Il Comitato tecnico assicurerà il coordinamento operativo dell’Osservatorio,” ha sottolineato il Segretario generale del Consiglio regionale, nonché Presidente del Comitato, Roberto Valente. Ne fanno parte i dirigenti dei servizi consiliari competenti: il dott. Carlo Giachetti (Servizio affari giuridici e legislativi), il dott. Alessandro Rota (Servizio attività e rapporti istituzionali) e la dott.ssa Paola Rappo (Servizio amministrazione, bilancio e servizi informatici).

Accanto a esso, il Comitato scientifico garantirà indirizzo e validazione metodologica delle analisi, avvalendosi della collaborazione con l’Università di Padova: il prof. Guido Rivosecchi, referente scientifico dell’Accordo Quadro tra il Consiglio e il Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario; la prof.ssa Silvia Crafa, responsabile scientifica della ricerca commissionata al Dipartimento di Matematica “Tullio Levi-Civita” per l’analisi algoritmica della legge elettorale; e il dott. Andrea Michieli, assegnista di ricerca, con un progetto dedicato alla memoria di Anna Tuzzato e incentrato sui sistemi elettorali. Obiettivo del lavoro è anche lo sviluppo del prototipo software “Psephos” per il calcolo del riparto dei seggi.

“Non si tratta di una classica collaborazione interistituzionale tra assemblea legislativa e ateneo,” ha evidenziato Guido Rivosecchi, “ma di una sinergia tra Consiglio, Università e territori che ha visto la proficua collaborazione del Dipartimento di Matematica, in particolare della dott.ssa Silvia Crafa che ha contribuito alla predisposizione dell’algoritmo che sarà reso disponibile attraverso l’Osservatorio elettorale, nato da una felice intuizione del legislatore regionale che lo ha istituito nel 2012, e che rappresenta un investimento anche per il futuro”.

Silvia Crafa ha quindi illustrato l’analisi algoritmica della normativa regionale: “Uno studio scientifico interdisciplinare in cui il diritto dialoga con i modelli matematici e digitali. Una legge non si traduce in un algoritmo, né in un programma meccanico: l’algoritmo è un modo preciso di descrivere con chiarezza una sequenza di istruzioni, cioè una procedura; se una legge definisce una procedura, è possibile farne un’analisi precisa. La legge elettorale, e in particolare gli articoli 21 e 22, descrivono come, a partire dai voti, si possono calcolare il presidente eletto, il riparto dei seggi e i consiglieri eletti; si tratta di analisi che possono essere affidate a software. Psephos, il nome del ciottolo usato per votare nell’antica Grecia, fa quello che dice la legge per ripartire i seggi in maniera proporzionale: non sono stime o proiezioni, ma dati reali. I dati rimangono comunque ufficiosi: quelli ufficiali saranno forniti dalla Corte d’Appello”.

Diamanti ha ricordato che “il Veneto è l’unica regione dove il centrosinistra non ha mai governato, ma è anche una ‘regione antenna’ che consente di osservare, se non anticipare, alcune tendenze. I dati di partenza, relativi alle precedenti tornate elettorali regionali, nazionali ed europee, sono numerosi e rilevanti; il primo dato da osservare riguarderà l’affluenza: nel corso delle tre elezioni regionali che si sono succedute nell’ultimo mese e mezzo non ha votato più del 50% degli aventi diritto, mentre il Veneto ha sempre dimostrato di avere soglie di affluenza più alte rispetto al resto del Paese, una speranza di partecipazione cui indubbiamente si punta in maniera trasversale”.

“Il Servizio attività e rapporti istituzionali del Consiglio regionale sarà una delle strutture di riferimento dell’Osservatorio elettorale,” ha concluso il dirigente Alessandro Rota, “e curerà l’implementazione e l’aggiornamento costante del sito ufficiale del Consiglio Veneto, attraverso il quale saranno diffuse informazioni istituzionali e pubblicati specifici documenti di approfondimento. Il dato elettorale reso pubblico dal Ministero dell’Interno alimenterà il software Psephos e, in funzione di un dato elettorale significativo, i risultati offerti dal software saranno messi a disposizione attraverso il sito speciale del Consiglio regionale: un dato attendibile che rimarrà comunque ufficioso”.

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