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Politica
18.11.2025 - 12:48
A Venezia è stato firmato il primo accordo preliminare tra Governo e Regione Veneto nell’ambito dell’autonomia differenziata prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione. Il documento, siglato alla presenza del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, riguarda quattro ambiti strategici: Sanità, Protezione civile, Professioni, Previdenza complementare e integrativa.
Un passo atteso da decenni e che, come evidenziato dal ministro, punta a essere completato entro la fine dell’attuale legislatura.
Intervenendo a margine della firma, Calderoli ha ribadito l’importanza del traguardo:
«Mi auguro che il Parlamento possa approvare queste intese entro la fine della legislatura. Non siamo noi a dettare i tempi, ma questo è l’obiettivo: chiudere le quattro materie e definire i LEP, sia in ambito federalista sia in quello dell’autonomia asimmetrica».
Il ministro ha ricordato come l’autonomia differenziata sia “in Costituzione dal 2001, ma fino ad oggi nessuno aveva fatto praticamente nulla”.
Sulla Protezione civile, Calderoli ha sottolineato le novità principali:
«La prima cosa è stata finanziare il fondo per le emergenze regionali, che era praticamente vuoto. Abbiamo stanziato 20 milioni per il secondo semestre 2025, che diventeranno 40 nel 2026 e 60 nel 2027».
Grazie al nuovo assetto, le Regioni potranno gestire autonomamente emergenze di carattere regionale, provinciale o comunale, con la possibilità per il presidente della Regione di emanare direttamente le ordinanze, velocizzando gli interventi.
Previsti anche strumenti più flessibili per formazione e assunzione del personale.
Sul fronte sanitario, Calderoli chiarisce che l’autonomia non comporta variazioni nei fondi assegnati dal Servizio sanitario nazionale:
«A parità di risorse, le Regioni che hanno dimostrato equilibrio economico-finanziario e garantito i LEP potranno avere maggiore manovrabilità nell’utilizzo dei fondi. Oggi ci sono limiti e vincoli che impediscono di spendere risorse che rimangono inutilizzate: è assurdo non poterle impiegare in ambito sanitario».
Una firma arrivata a quattro giorni dalle elezioni in Veneto. Calderoli respinge però ogni lettura politica:
«Il Governo Gentiloni firmò intese a quattro giorni dalle elezioni politiche del 4 marzo. Qui non stiamo parlando di politiche. In questi due giorni firmerò con quattro Regioni, e solo una di queste va al voto: le altre non hanno alcuna scadenza elettorale».
E aggiunge:
«Per il presidente Zaia l’autonomia è quasi una ragione di vita. È bello arrivare a questa firma quando la legislatura regionale sta per chiudersi, ma lui è ancora pienamente in carica».
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