venerdì, 26 Aprile 2024
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Violenza ed emarginazione nella Rovigo del 1500

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Fatti realmente accaduti di cui si è persa la memoria, luoghi perduti, palazzi esistenti la cui storia è poco nota, il tutto legato da un unico filo rosso: la violenza e l’emarginazione femminile, nella Rovigo del 1500. È questo il tema cui si ispira “Città Segreta – storie, cronache, leggende della Rovigo del 1500“, progetto promosso da Arci Nuova Associazione Comitato Provinciale e sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Culturalmente 2016”.

“Città Segreta – spiega Giorgia Businaro, responsabile del progetto – nasce dalla volontà di sviluppare nella città di Rovigo un percorso di riscoperta di vicende storiche minori, legate a luoghi esistenti o perduti, basato su ricerche storiche che saranno promosse sia in modo tradizionale, con la redazione di una pubblicazione cartacea, sia in maniera più innovativa, attraverso l’utilizzo di una applicazione software a riconoscimento fotografico dedicata a dispositivi mobili”. Il recupero delle conoscenze dei fatti storici sarà affiancato anche dalla valorizzazione in chiave artistica, espressa con spettacoli di giovani performers, che prenderanno spunto dalle storie reali oggetto di ricerca e forniranno nuovi spunti e nuovi punti di vista per conoscere storie insolite di uomini e donne vissuti nel passato.

“Il progetto – prosegue Businaro – mira alla riscoperta della storia locale, anche minore, collegata a luoghi e memorie del capoluogo polesano, in funzione di un accrescimento dell’attrattività culturale e turistica. L’intento è quello di colmare la distanza tra patrimonio e comunità, incrementando la conoscenza dei luoghi e dunque nuove forme di utilizzo degli stessi anche con l’inserimento della produzione culturale all’interno dei percorsi di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio storico e artistico; ulteriore obiettivo è la promozione degli spazi urbani, attraverso nuove tecnologie, performance artistiche, eventi e incontri che possano ridare al centro storico della città il proprio ruolo di animazione culturale, di aggregazione sociale e di volano per lo sviluppo turistico ed economico”. Numerosi sono i partner e i sostenitori del progetto: Archivio di Stato di Rovigo, commissione provinciale Pari Opportunità, Rotary Club di Rovigo, Cantieri Culturali Creativi, Circolo Arci Galileo Cavazzini, Circolo Arci Il tempo ritrovato, Fulvia Tour, Edilmebas, Berto’s, La Voce di Rovigo, Corte Benetti.