giovedì, 28 Marzo 2024
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Al via da Bibione il progetto “Turismo accessibile e inclusivo”

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Il progetto regionale è stato presentato insieme ad alcune esibizioni di mototerapia. Coinvolte tutte le località turistiche venete

Ha preso il via stamane da Bibione l’edizione 2023 del progetto “Turismo accessibile e inclusivo”, Si tratta di un’iniziativa voluta dalla Regione per pensare e riprogettare luoghi e servizi del comparto turistico per renderli accessibili a tutti. La novità di quest’anno è che il progetto si estenderà dalle spiagge a tutti i luoghi del Veneto a valenza turistica, quindi anche montagna, le colline del Prosecco, le città d’arte.

“Dal Villaggio Be Active di Bibione – ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarinabbiamo dato il via ad un tour di iniziative che, di volta in volta, toccheranno anche Asiago, Cortina, Venezia, Porto Tolle, Malcesine, Vicenza, Montegrotto Terme, Revine Lago-Conegliano. Crediamo molto in questo progetto, per il quale abbiamo stanziato 1 milione 760 mila euro per due anni perché consideriamo un dovere civico ripensare offerta e località turistiche in chiave inclusiva, di modo che, progressivamente, si affermi una vera cultura dell’accessibilità per tutti nel senso più ampio del termine”

Oltre un migliaio di persone coinvolte, 60 tirocini e 14 Comuni coinvolti

Il progetto, che è sostenuto anche da un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si rivolge ai turisti con disabilità e alle persone diversamente abiliti in carico alle nove aziende sanitarie del Veneto, che ne sono partner. Oltre un migliaio le persone convolte, 60 i tirocini lavorativi di persone disabili attivati, 14 i Comuni interessati.

“Fin dall’inizio – conclude l’assessore Lanzarin – l’obiettivo del progetto è stato  creare una rete integrata tra le strutture turistico-ricettive, i servizi socio-sanitari, le amministrazioni comunali in particolare delle località turistiche, e il privato sociale, al fine di coniugare lo sviluppo economico con nuovi modelli sociali, per promuovere il turismo socio-sanitario inclusivo e incrementare anche il turismo internazionale”.

Le attività ludico sportive per turisti con disabilità attivate sono 15. Tra queste, barca a vela, canoa o pedalò, sub inclusivo, pesca d’altura, kayak, beach volley, escursioni in bicicletta, shiatzu. Nel caso dell’Ulss 4 Veneto Orientale lo slogan del progetto è “L’unicità è la normalità in vacanza, al lavoro e nel tempo libero”.

Al termine della presentazione del progetto, a cui hanno partecipato anche il direttore generale dell’Ulss 4 Mauro Filippi e il campione paralimpico Antonio Fantin, spazio alle attività inclusive e all’entusiasmante spettacolo della mototerapia con la tappa bibionese di Mask to Ride 4.0. Ma sono varie le attività che Bibione propone all’interno del progetto di turismo sociale e inclusive. Tra queste,  “Riding in The Dark – Sentire Bibione”, l’iniziativa gestita da Bikeezy che mira a far scoprire le bellezze naturali di Bibione attraverso la mobilità sostenibile, anche in maniera inclusiva visto che le pedalate sono aperte a persone ipovedenti e cieche, le quali vengono accompagnate su tandem da guide esperte.

C’è poi il progetto “Acqua senza barriere”, proposto dall’associazione Sferasub, attività gratuita pensata per rendere inclusiva l’emozione delle immersioni subacquee. Le prove sub si svolgeranno in sei giornate tra giugno e ottobre nelle piscine del Villaggio Capalonga e Bibione Therme. Infine, i paracadutisti di Skydive Venice mettono a disposizione le loro competenze tecniche per una seria di cinque lanci in tandem dedicati alle persone con disabilità che desiderano provare l’emozione di volare con il paracadute.

“Ringrazio l’Ulss 4 Veneto Orientale”, ha commentato l’assessore alla Sanità, Selena Colusso Vio, “per averci permesso di ospitare il lancio regionale del progetto Turismo Sociale e Inclusivo. Ci tenevo molto che questo importante momento si svolgesse a Bibione per il grande impegno che l’amministrazione e tutte le associazioni di categoria stanno investendo quotidianamente per rendere la nostra località sempre più inclusiva e per diffondere la cultura dell’inclusione sociale come valore fondamentale per lo sviluppo della società e del territorio”.

Giovanni Monforte