L’uomo stava lavorando per realizzare un “cappotto” alla casa
E’ morto l’uomo che a Gallio è stato investito dallo scoppio di un ordigno, murato nella parte della casa su cui stava lavorando. L’episodio a Stoccareddo, in via Col Fuste a Gallio mentre l’uomo stava lavorando per la posa del cappotto di un’abitazione.
L’uomo era intento ad aiutare gli operai per la posa del cappotto, e secondo quanto ricostruito ha tagliato con una moletta un tubo, che fuoriusciva dal muro quando è avvenuta l’esplosione che ha causato il crollo di parte del muro, investendolo in pieno.
Il tubo in realtà era un ordigno, residuato della Prima Guerra mondiale, inserito nel muro probabilmente per rinforzarlo.
L’uomo è stato assistito dal personale sanitario del Suem e dai vigili del fuoco, stabilizzato e trasferito in gravi condizioni in elisoccorso in ospedale. I vigili del fuoco in un primo momento erano stati chiamati per l’esplosione dovuta a una probabile fuga di gas-
Dopo le prove di tenuta da parte dell’ente gestore del gas e ulteriori verifiche è stato individuato un altro tubo similare, che dopo alcuni controlli effettuati insieme ai carabinieri e lo Spisal, si ipotizza che si tratti non di un tubo, ma di un siluro Bangalore: un potente ordigno della prima guerra mondiale. Probabilmente questi tubi sono stati inseriti nei muri come rinforzo senza saper che si trattava di ordigni bellici.