martedì, 16 Aprile 2024
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Treviso, al primo consiglio comunale è già polemica

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Il primo consiglio comunale dell’amministrazione Conte-bis a Treviso si è aperto già con la prima polemica. Dai banchi dell’opposizione, prima del discorso del sindaco, si sono levate più e più voci a ricordare in particolare i bassi numeri di Treviso nelle classifiche della qualità della vita e quelli dell’astensionismo, piaga che ha portato in consiglio una città a metà. Sono stati in particolare i consiglieri Caterina Dozzo, la più giovane e Franco Rosi, il decano, a ricordare al sindaco che i dati del voto e quelli de Il Sole 24 ore relegano la città agli ultimi posti in Italia. Per non parlare del consumo di suolo e della qualità dell’aria.

Feroce è stata la replica di Mario Conte, che non appena ha avuto la parola si è assolutamente schierato con la città e i suoi cittadini.

“Respingo al mittente nel modo più assoluto questo modo di denigrare la città – ha detto subito dopo aver giurato sulla Costituzione – noi siamo e saremo i rappresentanti di una comunità laboriosa e solidale,  di una città operosa e straordinaria. Che ha dimostrato negli anni di saper cadere e rialzarsi. Ringrazio il consigliere Zabai per aver citato l’abate Bailo che ci ricorda che siamo qui solo per l’amore della città. Chiedo il rispetto dei nostri cittadini, tutti. Non possiamo mai per motivi politici infangare il nome di una comunità”.

E ha aggiunto “faccio fatica ad accettare le critiche pretestuose, strumentali che nulla hanno a che vedere con questa città, siamo qui per costruire, dialogare e progettare”.

Dall’opposizione si era anche levato alto il grido a nominare velocemente una donna all’assessorato della cultura e del turismo perché centrale in una comunità che è diventata turistica come la nostra.

“Tengo questa delega – ha replicato Conte – proprio perché centrale e importantissima e chi meglio di me in questo momento per detenerla?”.

Un Sindaco pronto e carico che non ha dimenticato di ringraziare la sua famiglia, il padre in particolare che ha versato una lacrima, a chi lo ha supportato “ma soprattutto sopportato” e poi Giancarlo Gentilini che è sempre nel cuore di Conte anche se ora fuori dal Palazzo.

In mattinata si era anche riunita la prima Giunta, e l’assessore Gloria Sernagiotto aveva già indossato la fascia nel suo primo evento ufficiale. Nel pomeriggio alle 18 poi il consiglio al completo, fatto di 22 consiglieri del centrodestra e 10 del centrosinistra.

Mentre salgono le scale di Palazzo dei Trecento i consiglieri nuovi e rieletti distribuiscono sorrisi e strette di mano e le donne sfoggiano giacche colorate molto estive nonostante la pioggia del pomeriggio (rosa per Sernagiotto, giallo sole per Tessarolo, verde militare per Vettoretti, rosso per Grada e azzurro cielo per Tocchetto), tutti con quell’emozione del primo giorno di scuola.

“La sensazione in effetti è quella – dice un visibilmente emozionato Marco Zabai, neoconsigliere del Pd – davvero, sono elettrizzato”, ma quando ha preso la parola sembrava già un veterano, citando l’abate Bailo e soprattutto Ciro Perusini che “ci vuole più vigilanti e meno laudatori”.

Dopo aver confermato i consiglieri e gli assessori si è proceduto alla nomina dei successori in consiglio e i capigruppo delle liste (Basso, Schiavon, Acampora, Bertolazzi in maggioranza; De Nardi, Pelloni, Rocco e Rosi in minoranza, tutti uomini nonostante sia il Consiglio più rosa di sempre) per poi passare all’elezione del presidente del consiglio in sostituzione di Giancarlo Iannicelli. Scontata l’elezione di Antonio Dotto, ma con due schede bianche sui 33 votanti. I due vice invece saranno Antonella Tocchetto eletta con 10 voti (Partito Democratico) e Claudia Tronchin con 22 (Lega) ed una scheda bianca.

A tre consiglieri sono state anche affidate alcune deleghe non ricoperte dagli assessori: Davide Acampora (Forza Italia) sarà delegato per Avviso Pubblico, a Carlo Alberto Correale (Fratelli d’Italia) la partecipazione giovanile e l’università e infine a Giancarlo Iannicelli (Lista Conte) i rapporti con le istituzioni ed il supporto allo sviluppo dei mercati cittadini.

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