domenica, 1 Ottobre 2023
 
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Treviso, aumentano i biglietti della MOM

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L’annuncio che le tariffe della MOM aumenteranno dall’attuale prezzo di 1,50 euro a 2 euro (aumento del 30%) dal 1. Luglio ha lanciato su Treviso la prima doccia fredda dell’estate. Un aumento giustificato, spiega il presidente MOM, Giacomo Colladon che si dice sereno nonostante le critiche che stanno arrivando, soprattutto dal Partito Democratico.

“Sono “solo” 48 anni che lavoro nel trasporto pubblico – dichiara – e di aumenti ne ho visti molti, anche questo fa parte della situazione contingente. Purtroppo i prezzi di tutto sono aumentati in modo esagerato, anche dei beni di prima necessità. L’inflazione è alle stelle e per mantenere il nostro equilibrio economico e finanziario ci vediamo costretti ad aumentare la tariffa”.

Ma “l’inflazione non colpisce solo l’azienda Mom, colpisce duramente anche le famiglie trevigiane, quindi una soluzione va trovata il prima possibile” ha dichiarato anche Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso.

L’aumento dei prezzi dallo scorso anno

Un aumento che era stato proposto già a giugno dello scorso anno ma per varie ragioni non se ne era fatto nulla, oggi però si è reso necessario.

Già l’anno scorso il nodo dell’aumento generalizzato dei prezzi, dovuto in particolare alle effetti prolungati sull’economia dell’emergenza sanitaria, che aveva pesato significativamente sia per le forti limitazioni sulle capienze dei mezzi sia per il periodo di lockdown sugli incassi, era stato mitigato grazie all’abilità di Amministrazione del CdA, che era riuscita non solo a rispondere alle contingenze storiche evitando l’aumento delle tariffe per il 2022, ma anche a garantire servizi aggiuntivi, investendo in nuovi depositi e proponendo una flotta autobus rinnovata a minori consumi.

Sempre a sostegno dei cittadini in un’ottica di risparmio sugli ingenti aumenti di carburante, la Provincia e MOM hanno messo a disposizione dei lavoratori, dall’estate scorsa, la possibilità di ottenere uno sconto del 50% sugli abbonamenti annuali.

Il nodo carburante

Oggi, a questo scenario, si sono aggiunte ulteriori criticità e il nodo “carburante” permane, così come, al momento, la mancanza di possibili ristori proporzionali destinati dal Fondo nazionale per il Tasporto Pubblico Locale dello Stato agli Enti locali. Dopo un’accurata analisi e valutazione della situazione attuale, anche confrontando gli incrementi a cui sono dovuti ricorrere anche altri Enti locali, l’Ente ha dunque deliberato all’unanimità di adeguare i prezzi di circa il 20%, con decorrenza dal 1° luglio, accordando però di rimandare, in sede di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2023, la possibilità di ribassare ulteriormente il tariffario qualora dovesse verificarsi una calmierazione dei prezzi dei carburanti e dell’energia.

“Negli ultimi tre anni si sono susseguiti una serie di eventi che hanno determinato, purtroppo, quella “doppia crisi” economica ed energetica di cui parliamo ogni giorno: già l’anno scorso parlavamo di “emergenza” per l’aumento dei costi del carburante e abbiamo lavorato intensamente, in sinergia, per allontanare il più possibile l’eventualità di un aumento delle tariffe, contando su ristori specifici messi a disposizione dal Governo con il decreto “Aiuti”. Grazie a uno sforzo della Regione Veneto, l’anno scorso la Giunta regionale aveva deliberato di destinare 6.500.000 euro al settore del trasporto pubblico locale – automobilistico, tramviario e di navigazione lagunare – per compensare parzialmente l’impatto dell’aumento dei prezzi dei prodotti energetici sui costi di produzione dei servizi, somme che avevano dato una boccata d’ossigeno al settore.

Purtroppo ci troviamo in una situazione paradossale: i tanti mezzi a metano e i tanti mezzi elettrici che MOM ha inserito nel proprio parco negli ultimi anni, frutto di una politica votata proprio al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico, si sono rivelate in questi ultimi tempi molto più costose, in virtù soprattutto della crisi internazionale e dell’invasione dell’Ucraina.

Ritocco tariffario

Dal confronto di oggi, purtroppo l’unica soluzione emersa per rispondere alla duplice esigenza dell’equilibrio di bilancio e dell’efficienza del servizio, fondamentale per tanti cittadini e in particolare per studentesse e studenti, è un ritocco obbligato minimo e controllato sui biglietti: tuttavia, l’accordo è quello di riproporre il tema delle tariffe in occasione dell’Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2023, in modo che se dovessero esserci eventuali marginalità per l’azienda, si possano ribassare di nuovo le tariffe, non sussistendo più la situazione di “emergenza” attuale.

Ora però la palla passa al Governo – chiude Marcon – perché Regione ed Enti Locali hanno fatto quanto possibile in questi anni, tra Covid e crisi varie: è tempo di rivedere l’incremento al Fondo Nazionale Trasporti, il cui rimpinguo potrebbe azzerare completamente possibili aumenti di biglietti e continuare così a offrire un servizio incentivando l’utenza sui mezzi pubblici”.

“La proposta del nuovo tariffario è stata accolta all’unanimità da tutti i membri dell’Ente di Governo, che hanno espresso la loro soddisfazione per l’operato dell’Amministrazione MOM per quanto siamo riusciti a portare avanti sino a oggi affrontando un contesto storico socio-economico particolarmente complesso – le parole di Giacomo Colladon, presidente MOM – l’adeguamento dei prezzi è oramai necessario ed è già deliberata in diversi altri ambiti del Veneto. Vogliamo far sapere ai nostri clienti, che sono gli abbonati, i passeggeri fidelizzati che credono nel trasporto pubblico e lo utilizzano tutti i giorni, che abbiamo cercato il più possibile di non far pesare su di loro la manovra.

Andiamo incontro alle famiglie degli studenti abolendo le tariffe dei prolungamenti scolastici extraurbani che pesavano fino a 180 euro l’anno. A settembre raggiungere gli istituti dalle autostazioni sarà compreso nel prezzo dell’abbonamento. Una agevolazione significativa, oltre che una semplificazione dal momento che le famiglie non dovranno più acquistare due abbonamenti per il percorso casa-scuola.

Agevolazioni

Resta l’agevolazione 9+3 che premia la fedeltà: se acquisti nove abbonamenti durante la scuola, ne hai 3 in regalo per i mesi estivi. Se sommiamo queste due agevolazioni al Bonus nazionale trasporti, credo che la maggior parte della nostra clientela, quella studentesca che rappresenta l’83%, non abbia a che risentire da questa manovra. Insieme ai lavoratori, a cui la Provincia ha destinato un incentivo sugli abbonamenti annuali, l’utenza totale MOM raggiunge il 92%”.

Le critiche

Su tutta la questione Carlotta Bazza e Marco Zabai del Pd sono tra le voci più critiche.

“Troviamo interessante la tempistica di questa decisione – scrivono – proprio a poche settimane dalle elezioni comunali dove non ricordiamo che il Sindaco Conte avesse promesso come primo atto della sua amministrazione l’aumento delle tariffe dei bus, eppure così è stato. Come si suol dire, un bel regalo di inizio mandato per i trevigiani”.

Colladon però non replica alla provocazione “delle questioni di politica non mi voglio occupare. Per me è fondamentale che l’azienda resti in quell’equilibrio che ci consente di operare, ovvero 100 euro entrano e 100 escono. Non siamo una partecipata che ha bisogno di fare utili, ma di dare servizi e beni di prima necessità. E l’aumento di prezzo ci consente di farlo nel modo migliore”.

Il presidente ricorda anche che in questa tariffa ci sono molte agevolazioni. Il biglietto dura 100 minuti, chi ha un abbonamento extraurbano può circolare anche in città e infine gli studenti possono usufruire del Bonus Trasporti che ammonta a 60 euro al mese e che sarà rinnovato da settembre prossimo.

Il Sindaco

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Mario Conte annunciando una revisione comunque a sei mesi e confermando che tutti coloro con Isee basso o in situazione di fragilità economica non vedranno ritoccate le tariffe.

“A fine anno valuteremo il da farsi – ha dichiarato – se la congiuntura economica ce lo consentirà potremo anche rivedere il tutto e riabbassare la tariffa, che è comunque il nostro obbiettivo. Purtroppo tra costi di gestione, carburanti e investimenti siamo dovuti andare a ritoccare le tariffe. Vogliamo migliorare il servizio e diminuire le tariffe nel lungo periodo ma nel momento contingente siamo stati costretti all’aumento”.

L’opposizione ha detto che la mossa è stata calcolata per essere applicata subito dopo le elezioni.

“Sono onestamente stanco – chiude Conte – forse loro si ritengono ancora in campagna elettorale ma non hanno capito di avere sonoramente perso. Se vogliono cominciare subito, a partire proprio anche dal primo consiglio comunale, a ululare alla luna glielo lascio fare. Se vogliono amministrare seriamente sono qui, per il resto mi pare che i cittadini abbiano loro risposto in modo inequivocabile”.

E ha aggiunto che “la politica della critica, della diffamazione e dell’esser perennemente negativi li ha portati ad aver perso 10 mila voti in 10 anni, fossi in loro farei una riflessione profonda”.

 
 
 

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