domenica, 28 Aprile 2024
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Nuova Romea: dal territorio unito la richiesta di impegno al Governo

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Unanime la condivisione da parte del mondo istituzionale, economico e sociale sull’esigenza di mettere in sicurezza un’arteria che vede transitare ogni giorno oltre 25 mila veicoli, il 20/25 per cento dei quali mezzi pesanti

Con l’autunno è arrivato l’impegno della Regione a chiedere al Governo di trovare una soluzione definitiva alla pericolosità della SS 309 Romea, tra le strade con il tasso di incidentalità più elevato in Italia. La vicepresidente della Regione e assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti ha convocato un incontro nelle scorse settimane con i rappresentanti dei Comuni interessati da una potenziale variante della SS 309 Romea insieme al sindaco della città metropolitana Luigi Brugnaro, le Province di Padova e Rovigo, le associazioni di categoria e il mondo sindacale.

Obiettivo delll’incontro, “dialogare con il territorio sulla necessità di porre al Governo l’urgenza di trovare una soluzione definitiva alle criticità di una delle strade più pericolose d’Italia e, probabilmente, d’Europa, che negli ultimi due anni, secondo i dati forniti da Anas, ha visto ben 96 incidenti e 9 decessi” precisa De Berti.

Unanime la condivisione da parte del mondo istituzionale, economico e sociale sull’esigenza di mettere in sicurezza un’arteria che, nei 71 chilometri del tratto veneto, vede transitare ogni giorno oltre 25 mila veicoli, il 20/25 per cento dei quali mezzi pesanti. “Su 127 chilometri complessivi di lunghezza, sono 71 i chilometri del tratto veneto della SS 309 Romea, la quale attraversa due Regioni, Veneto ed Emilia Romagna, e cinque Province: Padova, Rovigo, Venezia, Ferrara e Ravenna – ha precisato la Vicepresidente De Berti –. Riscontrata, ora, nel territorio la necessità di interventi di supporto ad un’infrastruttura caratterizzata da notevoli flussi di traffico e un insostenibile tasso di incidentalità, incontreremo il ministro per far inserire nell’agenda del governo la messa in sicurezza della Romea, con la valutazione di un tracciato in grado di assorbire il traffico pesante. Ovviamente, nell’ambito di un’eventuale progettazione dell’opera, andranno valutati complessivamente i problemi specifici posti da alcuni amministratori con riguardo al proprio territorio”.

“La necessità della variante – ha concluso De Berti – va di pari passo con quella di migliorare l’attuale livello di sicurezza della Romea, oggetto del piano che oggi Anas ha illustrato, già avviato e riguardante l’intero tratto veneto, che continuerà il suo iter, a prescindere dallo sviluppo della nuova infrastruttura”.

“Rosolina è al centro di importanti investimenti per la messa in sicurezza della Romea”. A dirlo con soddisfazione è il sindaco Michele Grossato. “Ho partecipato a Venezia, al Palazzo Grandi Stazioni, ad un incontro, sull’importante tematica della variante, di cui si parla da tempo, all’esistente Ss 309 Romea, arteria viaria ad alta concentrazione di traffico veicolare che si estende per 127 chilometri, da Ravenna a Venezia, attraversando anche il nostro territorio – spiega Grossato –. Una variante, una nuova infrastruttura strategica a quattro corsie e senza pedaggi, che ha trovato d’accordo le Amministrazioni locali, le attività produttive e i sindacati che, con il supporto della Regione. E’ stato sottoscritto un documento con il quale fare pressing sul Governo affinché, anche grazie ai fondi derivanti dal Pnrr, sia possibile destinare risorse in tempi rapidi e certi per questo importante investimento, cruciale per lo sviluppo del territorio. Servirà, senza dubbio, anche la diplomazia dei rappresentanti istituzionali del territorio perchè si facciano interpreti di questa istanza. E’ emerso di conoscere quale sarà il destino dell’attesa realizzazione della variante, come il concessionario abbia già stanziato ingenti risorse per la messa in sicurezza intanto e la riqualificazione dell’infrastruttura esistente, stanziando ben 220 milioni di euro di investimenti, di cui 19 milioni per Rosolina che insieme a Chioggia sarà al centro di un’opera di miglioria viaria, grazie alla realizzazione nei due territori di due tangenziali volte a decongestionare il traffico, specie deviando quello pesante”.

Per Michele Grossato si tratta di “un progetto fattivo e concreto, di cui l’Amministrazione comunale si dice favorevole, disponibile fin da subito a seguire, passo dopo passo, la sua concreta realizzazione a fianco delle istituzioni coinvolte”.

L’assessore comunale ai lavori pubblici Matteo Sacchetto, che è anche vice sindaco, ha preso parte a sua volta all’incontro in Regione con la vice presidente del Veneto, Elisa De Berti: “Abbiamo parlato dei progetti, per la sicurezza della strada Romea e dello stato della richiesta per la rotonda in zona industriale. Bisogna quanto prima mettere in sicurezza strada statale 309. Taglio di Po sta aspettando tante risposte alle domande avanzate negli anni. Anche per poterle discutere in consiglio comunale. Per quello che riguarda la rotonda da creare in zona industriale ho dato al dirigente il mio crono programma. Per arrivare all’inizio dei lavori, ci vorrà ancora del tempo, in quanto si tratta di una procedura lunga. Il mio obiettivo è quello di avere finalmente la variante del Piano degli interventi. Da lì in poi dovrebbe tutto essere in discesa”.