domenica, 28 Aprile 2024
HomePadovanoSant'Angelo di Piove: lucchetti ai cancelli della biblioteca, in tre restano dentro

Sant’Angelo di Piove: lucchetti ai cancelli della biblioteca, in tre restano dentro

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Sono rimasti chiusi dentro a causa di una possibile “ritorsione” di un gruppo di ragazzini. Il sindaco: “Non siamo disposti più a tollerare questi comportamenti”

Mettono un lucchetto al cancello della biblioteca chiudendovi dentro due bibliotecarie e un nonno vigile. Liberi solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco. È successo a metà ottobre, nell’area parco di via del Donatore di Sangue a Sant’Angelo di Piove. Un gruppo di ragazzini, a ridosso dell’orario di chiusura della biblioteca, avrebbe bloccato il cancello che dà accesso all’area con una catena da bici, uno straccio e un lucchetto, impedendo così l’uscita al personale ancora presente nella struttura. Per recidere il catenaccio è stato richiesto l’intervento dei pompieri.

“Pare si sia trattato di una “ritorsione” dovuta al fatto che alcuni giorni prima, le bibliotecarie, all’orario di chiusura avevano chiuso il cancello, impedendo a quegli stessi ragazzi di trattenersi oltre all’interno. Questo è solo uno degli episodi che si sono verificati negli ultimi anni, ad opera, si ritiene, sempre dello stesso gruppo di ragazzi” spiega il vicesindaco Angela Furlanetto.

“In questi anni – aggiunge – l’amministrazione si è sempre impegnata al fine di cercare di arginare queste situazioni di disagio giovanile, dapprima convocando genitori e ragazzi, cercando di individuare con loro delle soluzioni e, solo successivamente, attesa la costante opposizione del gruppo, attivandosi con le necessarie segnalazioni e querele presso le autorità competenti. Oggi – prosegue – grazie all’impianto di videosorveglianza presente sull’area, è possibile procedere all’individuazione degli autori del fatto e di tutti i ragazzi presenti. Quest’amministrazione non intende tollerare oltre questi comportamenti”. 

“Ci stiamo già attivando – annuncia Furlanetto – attraverso la collaborazione tra la polizia locale e l’ufficio Servizi Sociali, coinvolgendo anche la scuola e contestualmente stiamo predisponendo la documentazione necessaria per procedere avanti l’autorità giudiziaria”. Quindi un appello alle famiglie: “Mi sento di rivolgere un appello a tutti i genitori, perché i loro ragazzi sono i nostri ragazzi e tutelarli significa anche accettare i loro momenti di difficoltà, le compagnie inadatte e gli errori, senza nascondersi: vi chiedo di avere il coraggio di affrontare i ragazzi mettendoli di fronte al rischio che le loro condotte e le loro frequentazioni possono avere sul loro futuro”.

“Fare comunità – conclude il vicesindaco – significa anche questo: attivarsi insieme per cercare di far fronte ai problemi del territorio, perché soltanto attraverso un’azione sinergica e costante possiamo sperare di arginare queste situazioni ed evitare che altri giovani siano coinvolti in attività certo non costruttive e proficue per il loro sviluppo”.

Martina Maniero