Venerdì 17 novembre uno sciopero generale promosso da CGIL e UIL per protestare contro la Manovra Finanziaria del governo, Salvini contrario
La manovra finanziaria presentata dal governo Meloni ha suscitato pesantissimi attacchi, non solo dall’arco parlamentare del centrosinistra ma, in generale, da una larghissima fetta della società civile.
Ecco quindi che i sindacati CGIL e UIL hanno lanciato uno sciopero generale dal 17 novembre, chiedendo al governo delle modifiche serie per tutelare chi lavora.
Ad intervenire, a quel punto, era stata la commissione di garanzia chiedendo, diversamente rispetto ai precedenti 4 scioperi lanciati da sindacati autonomi, una rimodulazione in quanto “mancano i requisiti per uno sciopero generale“.
Salvini “Basta capricci, vogliono farsi il weekend lungo“, Landini “Salvini non ha mai lavorato, teme le promesse che ha fatto in campagna elettorale“
Il Ministro dei Trasporti Salvini si lancia a testa bassa contro i Sindacati “I lavoratori vogliono farsi il weekend lungo, pronto ad intervenire per imporre dei limiti allo sciopero“.
Parole dure di un uomo che, puntualizza subito il Segretario della CGIL Landini, “non ha mai lavorato in vita sua, forse pensa al suo di weekend” ed è “nervoso perché delle sue promesse elettorali non c’è traccia nella manovra finanziaria. Lo sciopero è un diritto ed è lo strumento per segnalare qualcosa che non va, non sono i ministri a dire quanto deve durare uno sciopero, questo è un diritto di chi lavora e va rispettato. Noi andiamo avanti con la protesta perché bisogna cambiare il Paese“. Sulla stessa linea il segretario UIL Bombardieri.
Opposizioni all’attacco, Schlein: “la destra umilia chi lavora” Conte “Con Landini e i lavoratori”
Sul fronte opposto, Elly Schlein accusa: “Meloni umilia i lavoratori calpestando i loro diritti di sciopero” e il Pd con il capogruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, chiede subito un’audizione del Garante sugli scioperi. Scende in campo anche il M5s: “Sottoscriviamo completamente le ragioni dello sciopero”, afferma il presidente Giuseppe Conte.
Anche gli studenti in piazza “È la giornata mondiale dello studente e lottiamo per il diritto allo studio e contro la precarietà”
Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari si uniscono allo sciopero del 17 novembre con una mobilitazione che unisce lo sciopero alla giornata mondiale dello studente “Non resteremo a guardare mentre continuano a tagliare sull’istruzione, sull’edilizia scolastica, sui trasporti, sul materiale didattico, sulla cultura in generale, noi il 17 novembre scendiamo in piazza a scioperare” si legge nei comunicati congiunti.
Enrico Caccin