Nel corso dell’incontro sono stati analizzati i contenuti dell’Accordo tra la Provincia di Rovigo e la Regione del Veneto, che sarà esaminato in Consiglio provinciale il prossimo 15 novembre
Arriva l’accordo tra Provincia di Rovigo e Regione del Veneto per lo sviluppo delle attività economiche connesse alla pesca professionale e alla molluschicoltura negli scanni e lidi dell’Adriatico. Ieri il Prefetto Clemente Di Nuzzo ha infatti ricevuto in Prefettura il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese, il Consigliere con delega alla pesca Roberto Pizzoli e il Segretario generale della Provincia Gerlando Gibilaro, i quali hanno illustrato l’esito del percorso seguito dalla Provincia di Rovigo d’intesa con la Regione del Veneto, per addivenire ad una regolamentazione comune delle materie della conservazione del patrimonio ittico e della tutela delle attività economiche connesse alla pesca e alla molluschicoltura dalla Foce del Po di Goro alla Bocca del Po di Maistra, attivato anche a seguito del tavolo tecnico promosso dalla Prefettura di Rovigo nel corso del 2022.
Nel corso dell’incontro sono stati analizzati i contenuti dell’Accordo tra la Provincia di Rovigo e la Regione del Veneto, approvato con Delibera di Giunta regionale dello scorso 19 settembre, e che sarà esaminato in Consiglio provinciale il prossimo 15 novembre.
L’Accordo deriva dalla necessità di coordinare l’esercizio delle competenze regionali (inerenti le concessioni e le autorizzazioni per l’attività di molluschicoltura) con l’esercizio delle competenze provinciali (inerenti l’attribuzione dei diritti esclusivi di pesca) nelle acque marittime interne negli scanni e lidi dell’Adriatico – dalla Foce del Po di Goro alla Bocca del Po di Maistra – allo scopo di garantire lo sviluppo armonico delle attività economiche connesse sia alla pesca professionale sia alla molluschicoltura, che assumono un’importanza strategica per il settore della produzione primaria dell’area deltizia, nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi lagunari.
L’incontro ha costituito altresì occasione per affrontare alcuni tra i principali temi che attualmente riguardano il territorio del Delta del Po, e in particolare l’emergenza determinata del granchio blu.
