lunedì, 29 Aprile 2024
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Pista del ghiaccio Cortina: da opera faraonica a struttura usa e getta

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Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde sullo Sliding center di Cortina: emblema dei ritardi di Zaia, da opera faraonica a struttura usa e getta

Dura l’opinione della consigliera regionale Guarda, la quale commentando la questione Sliding Center di Cortina D’Ampezzo ironizza: “cosa resterà degli anni ’80 recitava il testo di un vecchio brano di successo. Ma oggi verrebbe da chiederci: cosa resterà del ventennio zaiano probabilmente l’epilogo di un’opera faraonica, così ardentemente voluta dal presidente Zaia”.

La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda

Guarda: “il grande assente al tavolo delle decisioni? Il rispetto del territorio e di chi lo abita”

La consigliera ricorda che il progetto iniziale prevedeva uno Sliding center da 130 milioni di euro mentre la proposta attuale sarebbe quella di un impianto tutto ridimensionato, “usa e getta” per il solo appuntamento delle Olimpiadi. Tutto questo, nonostante le proteste di comitati e residenti e le manifeste perplessità del CIO (Comitato Olimpico Internazionale). Secondo la consigliera Guarda, nella scelta del presidente Zaia di far proseguire in questo modo i lavori vi è un grande assente ovvero “il rispetto per il territorio”. La consigliera sottolinea come nonostante la bellezza e la fragilità delle nostre Dolomiti sia cosa largamente riconosciuta, alcuna preoccupazione sembra riguardare l’impatto che questo Sliding center avrà sull’ambiente, e nemmeno sulle tasche dei contribuenti. Vale la pena di ricordare che la provincia di Belluno, che si appresta a ospitare i Giochi olimpici invernali 2026, è un territorio dal carente servizio pubblico di trasporti, dall’evidente spopolamento e dal considerevole caro vita. E conclude: “Vorremmo che, almeno al termine di quest’era zaiana, su cui molto potranno dire gli storici, la priorità non fosse dettata dai sogni del Presidente di Regione ma dai bisogni reali del Veneto – auspica in conclusione Cristina Guarda – Questo, per evitare che prima o poi ci si debba risvegliare da un cattivo sogno”.

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