venerdì, 26 Aprile 2024
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Roberto Rossetto è il nuovo presidente dell’Autorità della Laguna

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Urbanistica. Un super ente che si occuperà di ambiente, sviluppo, navigazione, Mose e molto altro

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato l’accordo per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità per la laguna di Venezia: Roberto Rossetto.
Si tratta di un ruolo chiave per intervenire nella salvaguardia della laguna, dove agiscono molti enti e molti interessi. Dovrà decidere quando alzare il Mose senza ostacolare il transito delle navi che arrivano al porto, settore vitale per l’economia della città.
Rossetto dovrà poi valutare, assieme ai ministeri, Regione, Comune di Venezia e porto, lo scavo dei canali. Esso è fondamentale per far passare le navi ed è la destinazione dei fanghi tolti dai fondali. Dovrà poi seguire i lavori complementari alle cose, come il sollevamento delle zone più basse della città.

L’urbanista conosce bene la laguna veneziana, ha lavorato alla relazione paesaggistica sull’ampliamento dell’aeroporto Marco Polo e poi al piano territoriale di coordinamento della regione. E poi ancora alla variante del piano urbanistico attuativo di Valle Ossi ad Eraclea. Il Maxi villaggio con previste 12.000 presenze giornaliere. Con la nomina del Presidente ora sarà possibile anche creare la società che gestisce la diga mobile, compito che attualmente è svolto dal consorzio Venezia nuova.

Salvini ha espresso grande soddisfazione: “Il dottor Rossetto è competente e con solido curriculum: ha esperienza e professionalità specifiche anche in ambito territoriale e ambientale che possono essere di particolare interesse ed utilità per la gestione di un sistema altamente complesso come quello della Laguna di Venezia, con varie peculiarità di grande valore, ma anche di fragilità. Mi piace sottolineare, peraltro, la piena condivisione e la totale sintonia con gli altri attori istituzionali, a partire dal sindaco”.
“Quella di Rossetto è una nomina d’intesa con il ministro Salvini, con il quale c’è piena e fattiva collaborazione. L’abbiamo scelto perché è un professionista preparato e stimato – ha dichiarato il sindaco della Città metropolitana Luigi Brugnaro -.La nuova Autorità per la Laguna è di fondamentale importanza per il futuro di Venezia: non c’è solo la gestione del Mose, è necessario anche alzare le rive, garantire la pulizia dei canali, approvare il piano triennale per la tutela della laguna e coordinarne gli interventi”.

“L’impegno che attende il dottor Rossetto è di alta responsabilità e di grande professionalità – commenta il presidente del Veneto Luca Zaia -. A lui esprimo le mie congratulazioni e auguro buon lavoro nel nuovo incarico, che certamente saprà affrontare sulla scorta della sua grande esperienza. Confermo la totale collaborazione istituzionale da parte della Regione, consapevole che laguna di Venezia è un patrimonio di tutti e unico al mondo anche per l’alto livello di complessità che richiedono gli interventi nella sua tutela”.
“La salvaguardia è un tema fondamentale per la città – dichiara il segretario Cgil Daniele Giordano – esprimiamo le nostre congratulazioni al dottor Roberto Rossetto e i nostri auguri per l’importante e delicato ruolo che lo attende. Questa nomina arriva con un vergognoso ritardo a causa delle divisioni politiche, che da troppo tempo stanno lasciando nell’incertezza più di 200 famiglie. Per questo – prosegue Giordano – ci aspettiamo che adesso si proceda speditamente e si apra il confronto immediato sul futuro dei lavoratori. Serve definire le prospettive dei lavoratori di Cvn, Comar e Thetis che sono la parte fondamentale per il funzionamento del Mose, come per altre attività essenziali come le analisi sulle acque della laguna”.

Igor Bonatesta, coordinatore della Uil Venezia, aggiunge: “È una buona notizia che attendevamo da tempo. Ci auguriamo che possa finire il periodo delle incertezze e si possa guardare con più ottimismo al domani, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia di Venezia con l’avanzamento e la chiusura dei lavori del Mose. Un segnale importante che ci fa ben sperare anche per gli oltre 230 lavoratori che sono tuttora impegnati nella prosecuzione delle opere necessarie al pieno funzionamento del Mose”.