venerdì, 26 Aprile 2024
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Basilea, la folle: qui il Carnevale esplode all’alba

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Alle 4 di mattina, in un’atmosfera surreale, il lunedì dopo le Ceneri, la grande festa fende il buio della notte. Un corteo di migliaia di lanterne e di maschere percorre le vie del centro e dà il via a una “tre giorni” in cui salta ogni regola

Che i basilesi siano un po’ matti, beh: diciamo eccentrici, lo si riscontra ad ogni festa del calendario. Il clou è rappresentato dal Carnevale, il cui inizio (quest’anno cade il 19 febbraio e si va avanti fino al 21) viene celebrato… nel cuore della notte. Seguendo un antico rituale. Festa che esplode all’improvviso in un tripudio di maschere e di musica, preceduta da ore in cui prendere sonno è davvero un’impresa. Un corteo di almeno diecimila persone, molte delle quali provenienti dall’estero, a quell’ora strana e insolita, è pronto a sfilare lungo le vie del centro dopo una lunga e spasmodica attesa. Surreale, sembra tutto surreale. Il Carnevale di Basilea, che affonda le sue origini nel XIV secolo, viene chiamato dai basilesi «Drei scheenschte Dääg» (i tre giorni più belli). La festa è così originale da essere stata inserita nella Lista dei ben del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

Die Basler Fasnacht beginnt am Montag nach Aschermittwoch um Punkt 4 Uhr morgens und dauert drei Tage. Ein einzigartiges Erlebnis. /// Basel Carnival (Fasnacht) starts at 4 a.m. in the morning on the Monday after Ash Wednesday, and lasts for three days. An unforgettable experience.

Il Carnevale di Basilea “scoppia” ogni anno il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri e fa parte dell’identità stessa della città. E’ il fulcro della sua forza creativa. Per tre giorni l’ordine «normale» delle cose viene sospeso. Tutto inizia alle 4 del mattino, quando in centro storico vengono spente tutte le luci. Nel buio e nel silenzio più assoluti, in un’atmosfera quasi spettrale, i mazzieri pronunciano la fatidica frase «Morgestraich vorwärts marsch» che da secoli, immancabilmente, sancisce l’inizio del Carnevale. Poi si accendono migliaia di lanterne e, nello stesso tempo, migliaia di suonatori di tamburi e pifferai in maschera iniziano a sfilare per le vie della città. Il martedì è poi dedicato alla mascherata dei bambini e alle “Guggenmusiken”, le bande musicali itineranti. A dare un tocco del tutto particolare al Carnevale di Basilea sono anche un centinaio di gruppi di “Schnitzelbänke” che con i loro versi satirici improvvisati nei ristoranti e nelle cantine riproducono l’atmosfera goliardica delle origini. Un altro momento clou è l’esposizione delle 180 lanterne sulla Münsterplatz. Con la sua cornice straordinaria questa piazza medievale è lo sfondo ideale per poter ammirare fantastiche opere d’arte.

Das Basler Münster bei Morgendämmerung

Ma che i basilesi amino l’originalità lo testimoniano altre feste della città. Prendiamo i mercatini di Natale, che in questo angolo di Svizzera incastonato fra Germania e Francia, sono un’altra tradizione radicata. Fra un mare di bancarelle, in Barfüsserplatz, viene eretta ogni anno una piramide di Natale di dimensioni giganti. Ricorda quelle della Sassonia, in cui la grande elica mossa dal calore delle candele fa girare tre piattaforme circolari, mostrando scene della Natività. A guardarla si ritorna all’infanzia…

A Capodanno, poi, c’è una fontana del centro, quella del Tritone, che all’improvviso fa sgorgare vino anziché la solita acqua. Un vino speziato medievale che, dicono, porti bene.

Die Basler Fasnacht beginnt am Montag nach Aschermittwoch um Punkt 4 Uhr morgens und dauert drei Tage. Ein einzigartiges Erlebnis. /// Basel Carnival (Fasnacht) starts at 4 a.m. in the morning on the Monday after Ash Wednesday, and lasts for three days. An unforgettable experience.

Basilea, anima aperta. Città transnazionale dove la maggioranza della popolazione votò, tra le poche, per l’Unione Europea. E’ la città dove visse l’ultima stagione della sua lunga vita Erasmo da Rotterdam, il grande umanista che proprio qui trovò lo stampatore più idoneo per valorizzare le sue pubblicazioni.

Nessun’altra città europea presenta una simile densità di musei di alto livello: se ne contano oltre 40. Lo straordinario Kunstmuseum (o Museo delle Belle Arti) è uno musei privati più antichi del mondo. La sua fondazione risale al 1662. Secondo il “Times” per le opere che custodisce è il quinto museo più ricco al mondo. E c’è pure un “miracolo” da raccontare. Nel 1967 i basilesi impedirono la vendita di due capolavori, comprandoli con una colletta. Si trattò di due quadri di Picasso, “I due fratelli” e «Arlecchino seduto”.

Imperdibile la visita della Fondazione Beyeler, il museo d’arte più visitato in Svizzera: per i loro tesori d’arte Ernst e Hildy Beyeler fecero costruire uno spettacolare complesso museale all’architetto Renzo Piano, che tradusse questo desiderio interpretandolo con uno spettacolare  gioco di volumi e specchi d’acqua. Quest’anno è prevista una grande retrospettiva dedicata a Matisse.

Basilea è una città  fondata dai Celti, a cui seguirono i Romani, poi i Franchi. Deve la sua  fortuna a una grande via di comunicazione come il Reno, che è anche il mare dei basilesi, (d’estate ci si può nuotare e praticare sport), e all’industria, prima tessile, poi chimica, e oggi farmaceutica. La città antica, sulla collina, è dominata dalla cattedrale. Insieme all’antico ponte Mittlere Brücke, la cattedrale Münster è il simbolo più noto di Basilea.

Ma nello skyline svetta un’altra icona di Basilea; le torri firmate dalle archistar. Edifici proiettati nel futuro. Tante le firme celebri: Richard Meier, Mario Botta, Renzo Piano o Herzog & de Meuron. Ben nove premi Pritzker hanno lavorato a Basilea. E scusate se è poco… Da non perdere il Novartis Pavillon, dove il futuro sta già andando in onda. Qui è stato ottenuto persino il rosso Ferrari…

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