domenica, 28 Aprile 2024
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Camposampiero, Maccarone: “Salviamo Villa Maran”

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Appello del sindaco a imprenditori e professionisti per il bene di proprietà Ulss

Il sindaco di Camposampiero Katia Maccarone ha lanciato un appello per Villa Maran, storico edificio sul lato nord dell’ospedale per la quale l’Ulss 6 Euganea, proprietaria dell’immbile, attende il via libera alla vendita.  Secondo una stima dell’Agenzia delle Entrate di Padova, il valore base del bene è circa 800 mila euro. Dal 2020 villa Maran è stata dichiarata edificio di interesse culturale dal Ministero per i Beni ed attività culturali.

“Invito imprenditori e professionisti del nostro territorio che siano sensibili a valorizzare villa Maran a farsi avanti – lancia l’sos Maccarrone –. Siamo aperti al dialogo con loro e con l’Ulss 6 Euganea: un bene così importante per la nostra città, di grande valore storico e culturale, merita di essere salvato”.

L’appello per salvaguardare un beni architettonico, risalente al 1500, arriva mentre si è in attesa dalla Regione dell’autorizzazione alla vendita. La Villa è proprietà dell’Ulss 6 dal 1999. “Il bene da decenni è in stato di abbandono e, con il passare degli anni, è sempre più a rischio degrado. È urgente trovare un percorso che dia una svolta a questa situazione – sottolinea Maccarrone -. Tutti conosciamo e apprezziamo la sua storia, purtroppo non sono state portate avanti soluzioni che erano state ipotizzate in passato, di utilizzo dell’immobile da parte dell’Ulss. Mi auguro si possa trovare un reale interesse sul mercato”.

L’azienda sanitaria venderà la villa attraverso una gara pubblica a offerte segrete in aumento rispetto al prezzo base d’asta. Dopo il via libera regionale e sbloccato l’iter burocratico si potrà aprire la gara per l’aggiudicazione di un complesso che oltre alla storica villa comprende un’abitazione adiacente e le barchesse, già sede del Consorzio Agrario e per molti anni utilizzato per attività, grest e feste della adiacente parrocchia di San Marco.

Lo scorso anno l’Ulss ha eseguito lavori urgenti di messa in sicurezza del tetto per un importo di circa 50 mila euro. L’acqua piovana entrava nei locali con il pericolo che cadessero i coppi dell’ edificio ormai in abbandono. (n.m.)