sabato, 27 Aprile 2024
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Giovedì grasso di Carnevale a San Marco va di scena la rievocazione del Taglio della testa del Toro

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A Venezia, in Piazza San Marco, è stato un giovedì grasso di rievocazione della vittoria di Venezia su Aquileia

Di scena oggi, giovedì grasso, sul palco di Piazza San Marco, tra gli eventi del Carnevale la suggestiva rievocazione del Taglio della Testa del Toro, una performance, a cura dell’Associazione “Compagnia L’Arte dei Mascareri”, in collaborazione con la Compagnia teatrale Pantakin e una delegazione proveniente dalla città di Aquileia, che in questo giovedì grasso ha saputo lasciare il pubblico del Carnevale di Venezia a bocca aperta.

Una vicenda che risale al lontano 1162, quando il Doge Vitale II Michiel vinse sul patriarca Ulrico di Aquileia, che aveva tentato di conquistare Grado, città della Serenissima, da cui è poi scaturito un modo di dire veneziano diventato universale, “tagiar la testa al toro”.

A narrare la vicenda la maschera di Pantalone, accompagnato dalla nipote e dalla balia friulana, mentre la delegazione di Aquileia, vestita di mantelli neri con gorgiera e dai mascheroni da Maiale, ha reinterpretato il Patriarca Ulrico e i dodici feudatari ribelli.
Nella rappresentazione storica protagoniste anche le 12 Marie del Carnevale di Venezia che hanno partecipato alle celebrazioni sul palco di piazza San Marco insieme ai tanti figuranti in maschera che hanno prima sfilato sotto i portici del cuore della piazza San Marco.

Presente per l’amministrazione comunale, il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni Giovanni Giusto: “Questa rievocazione è l’occasione per far conoscere un’antica usanza della Serenissima, che poi si è trasformata in un modo di dire che tutti conosciamo
e che ancora oggi usiamo. La tradizione per noi è continuità, è un modo per tramandare la nostra storia. Ecco perché il Carnevale non è solo un evento da subire passivamente, ma un’occasione da vivere come protagonisti”.

Con lui il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino che ha voluto festeggiare a Venezia insieme ai suoi concittadini arrivati al Carnevale di Venezia per interpretare il Patriarca Ulrico e i dodici feudatari ribelli: “Per Aquileia questo è un modo di far rivivere la nostra storia comune con Venezia tramite le tradizioni, perché il futuro ha radici antiche”.