domenica, 28 Aprile 2024
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Sostegno domiciliare agli anziani, fondi transfrontalieri per la Francescon

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La casa di riposo di Portogruaro ha ricevuto un contributo di 100 mila euro nell’ambito del progetto transfrontaliero CrossCare 2.0

L’obiettivo è sviluppare un progetto di presa in carico domiciliare degli anziani di Portogruaro. Per sostenere l’iniziativa la Residenza Francescon ha ottenuto un contributo di 100 mila euro, nell’ambito del progetto transfrontaliero Italia-Slovenia denominato “CrossCare 2.0. Strategie integrate e condivise per la capitalizzazione del Modello CrossCare”. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea con un budget di 662mila euro,  inserito nel Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027 e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca, coinvolge diversi enti in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia, tra cui la Francescon.

L’obiettivo è rafforzare la cooperazione tra realtà istituzionali e operatori dei servizi sociosanitari per la cura dell’anziano. Ma anche realizzare Patti di Comunità con le realtà sociali e associative del territorio, per sviluppare strategie integrate e condivise nella sfida comune dell’invecchiamento, potenziando il coordinamento dei servizi esistenti dell’area transfrontaliera.

Assistenza agli anziani, la Fancescon propone uno sportello di orientamento e la presenza in carico domiciliare di dieci persone

La recente presentazione a Sacile del progetto Cross Care

La Francescon è pronta, in collaborazione con i servizi sociali del Comune, a mettere in campo la propria professionalità nei confronti degli anziani portogruaresi. Da un lato si prevede l’attivazione di uno sportello di aiuto e orientamento dell’anziano e delle famiglie, dall’altro la presa in carico domiciliare di dieci anziani cui garantire servizi di socializzazione, riabilitazione e stimolazione cognitiva.

“Per noi questi fondi sono un motivo di orgoglio -spiega la presidente dell’Ipab Francescon, Caterina Pinelliperchè ci consentono di entrare a far parte di un progetto molto più ampio, che ci permette di condividere esperienze e apprendere al contempo nuovi modelli transfrontalieri. In un momento difficile per le economie delle case di riposo, inoltre, non è trascurabile l’essere riusciti a intercettare un contributo europeo così importante, che ci permetterà di declinare sul campo, ancora una volta, buone pratiche di assistenza per gli anziani della nostra città”.

La durata del progetto è di circa un anno e mezzo. Il termine è infatti previsto per marzo 2025.

Giovanni Monforte