venerdì, 3 Maggio 2024
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Azienda agricola trevigiana restituisce 120mila euro di crediti d’imposta

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Erano stati ottenuti per l’acquisto di macchinari con fondi Pnrr, ma la ditta non ne aveva diritto

Un’azienda agricola trevigiana ha utilizzato 120mila euro di crediti d’imposta ottenuti per l’acquisto di beni finanziati tramite il Pnrr per compensare altri debiti vantati nei confronti dello Stato. La Guardia di Finanza però ha accertato che l’operazione non poteva essere attuata perchè l’impresa non aveva diritto a quei crediti d’imposta. E dunque la ditta ha dovuto rimborsare la somma.

I finanzieri del Gruppo di Treviso, sulla base di alcuni specifici indicatori di rischio, hanno verificato il rispetto dei requisiti per ottenere e utilizzare i crediti d’imposta, tra cui il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Nel corso dell’attività ispettiva, infatti, era emerso che la società, pur non essendo in regola con il versamento degli oneri contributivi, ha comunque utilizzato, per il pagamento di debiti tributari e previdenziali, i crediti d’imposta maturati per l’acquisto di alcune nuove attrezzature per la gestione dei terreni di proprietà e la trasformazione dei prodotti agricoli, tra cui un generatore, un carrello, tre trattori di ultima generazione e altri strumenti.

Denunciati i tre amministratori della ditta

I tre amministratori dell’azienda agricola, con un fatturato annuo di circa 4 milioni di euro e 25 dipendenti, sono stati, pertanto, denunciati per il reato di indebita compensazione, che prevede fino a due anni di reclusione. Gli indagati, sul piano penale, anche se la restituzione dei crediti d’imposta non spettanti non estingue il reato,
potranno ora far valere dinanzi al gip la definizione del procedimento amministrativo.

“L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso – spiega il Comando provinciale in una nota – ha avuto il fine di recuperare le risorse finanziarie messe a disposizione dal Piano, perseguendo il comportamento di chi agisce nel mercato in modo sleale: l’indebito utilizzo di crediti d’imposta, infatti, oltre a danneggiare le casse dello Stato, consente di applicare prezzi altamente competitivi, in danno degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole, costretti a sostenere costi maggiori”.

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