Aperti tutti i bacini di laminazione del Veneto, Zaia: "Entriamo ufficialmente in quello che è il protocollo operativo di un’alluvione vera e propria"
“Non vi nego che avremmo sperato di non fare questa conferenza stampa”. Ha esordito con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che questa mattina insieme all’assessore regionale all’Ambiente, al Clima e alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, ha organizzato una conferenza stampa nella sede della Protezione civile di Marghera per parlare della grave situazione di maltempo che si è abbattuta nel Veneto dalla giornata di ieri e che continua a portare disagi e destare preoccupazione in tutto il territorio regionale. “L’alluvione a metà maggio non ce l’aspettavamo – spiega il presidente del Veneto –. Siamo in un momento di oggettiva difficoltà. Fenomeni importanti come questo in questa stagione non se ne ricordano, siamo assolutamente di fronte a un fatto inusuale”. A tal proposito è stata dunque istituita l’unità di crisi sotto la coordinazione dell’assessore Bottacin, ha annunciato il governatore. “Ho dichiarato lo stato di emergenza – ha dichiarato Zaia –. Entriamo ufficialmente in quello che è il protocollo operativo di un’alluvione vera e propria”. (continua sotto il video) https://youtu.be/yhsrUhZwIyE “È particolare come evento calamitoso perché ci sta mettendo in difficoltà su tutti i fronti: in sei ore abbiamo raggiunto i millimetri d’acqua che normalmente in un’alluvione si raggiungono in ventiquattr’ore. Penso sia l’unica volta che siano stati aperti tutti i nostri bacini di laminazione”. “La nostra preoccupazione sta nel fatto che abbiamo avuto tre sfondamenti arginali, a Isola Vicentina, Villaverla e Zimella, e se ne sono andati un paio di ponti a Malo e altri danni sempre a Isola Vicentina, oltre a qualche frana – ha spiegato Zaia –. E la nostra preoccupazione sono le previsioni per le prossime ore, son previsioni che ci impongono di dire ai cittadini di fare molta attenzione: state distanti dagli argini dei fiumi”. Ora il problema si sta spostando verso est. “Colpirà il trevigiano e parte del Veneto orientale – ha continuato il governatore – e colpirà anche il Friuli, con il Tagliamento e il Meduna. Avremo battaglia almeno fino a domani, secondo le previsioni. Non sono certezze, ma abbiamo previsioni di grande qualità che ci servono per spostare uomini e capire dove saranno le emergenze”. (continua sotto la media gallery) “È stata una notte complicata – ha proseguito Zaia –. La preghiera che faccio ai cittadiniè davvero di essere prudenti ed evitare di uscire, di non ritrovarsi in mezzo a un acquazzone in questo momento di difficoltà. Senza allarmismi, ma con cautela”.“I nostri cittadini poi sono come api operaie: puliscono, sistemano… perciò dico anche questo: fate le foto – ha concluso Zaia –, perché avendo dichiarato lo stato di emergenza poi avvieremo la procedura per quel che riguarda i rimborsi per le richieste di accesso al fondo nazionale di Protezione civile. Il Comune sarà riferimento, poi noi raccoglieremo tutto e faremo richiesta”. Gaia Ferrarese
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