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Restauro eccezionale

La Basilica torna a risplendere: un'importante restauro per la città di Venezia

Un trionfo di luce e arte: il restauro della Basilica di Santa Maria della Salute e della Biblioteca monumentale riporta alla luce il patrimonio culturale veneziano

Venezia ha festeggiato un momento storico con il ritorno della Basilica di Santa Maria della Salute al suo antico splendore, visibile attraverso un suggestivo gioco di luci che ha incantato i presenti. L’illuminazione, che ha spaziato dall'azzurro al giallo fino al bianco, ha messo in risalto la magnificenza della Basilica, mentre la Biblioteca monumentale del Seminario patriarcale ha riacquistato il suo prestigio, dopo anni di oscurità.

Durante la conferenza stampa tenutasi per celebrare il completamento di questo imponente restauro, l’assessore al Turismo, Simone Venturini, ha sottolineato l’importanza di questi luoghi per l’identità di Venezia. "Due grandi doni che oggi tornano alla Città. Qui ci sono l'identità e la ricchezza del nostro Paese e di Venezia. Vedere la Basilica nel suo antico splendore è un ritorno alle origini della nostra Città," ha dichiarato.

Il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, ha aggiunto che "l'arte è una materia comune tra Stato e Chiesa", evidenziando come il patrimonio artistico-culturale europeo sia stato in gran parte creato dalle religioni. "I beni della Chiesa sono beni delle nostre città," ha affermato, esprimendo gratitudine a coloro che riconoscono il legame tra arte e comunità.

Il restauro, durato tre anni, ha coinvolto oltre 20 tecnici restauratori e ha avuto un costo complessivo di 3,5 milioni di euro, di cui 400.000 euro provenienti da fondi propri. Sono stati utilizzati 12.000 metri quadrati di ponteggio per il restauro di facciate, portone centrale e campanili, insieme a un'accurata manutenzione della biblioteca, che custodisce 3.300 testi di grande valore storico e culturale.

Il rettore del Seminario e della Basilica, monsignor Fabrizio Favaro, ha descritto la biblioteca come "un polo culturale e la fede della Città," che offre un’ampia gamma di testi, dalla letteratura alla scienza.

Don Gianmatteo Caputo, direttore dell'Ufficio beni culturali del Patriarcato di Venezia, ha concluso l’evento celebrando il significato di questa restituzione per i veneziani, avvenuta attraverso un’illuminazione simbolica: "Abbiamo voluto celebrare il momento e ringraziare tutte le istituzioni e maestranze che hanno operato su questo prezioso bene ecclesiale e culturale."

Con questo restauro, Venezia non solo recupera due importanti simboli della sua storia, ma riafferma il suo impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.

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