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Arte, creatività, innovazione

Il Gioiello e l’Uomo: inedite prospettive nell’opera di Annamaria Zanella a Palazzo Zuckermann

Un tributo all’artista padovana attraverso una mostra che celebra la versatilità dei suoi gioielli, tra arte e quotidianità

Una delle figure più significative dell’arte orafa contemporanea, Annamaria Zanella, torna protagonista in una mostra che svela una parte inedita del suo lavoro. Inaugurata l'8 novembre 2024 a Palazzo Zuckermann, Il Gioiello e l’Uomo. Inedite prospettive nell’opera di Annamaria Zanella si propone come un viaggio attraverso l'evoluzione della sua visione artistica, portando in luce la possibilità di indossare i suoi gioielli anche da parte dell’uomo, un concetto che l'artista aveva fortemente sostenuto ma che non poté vedere realizzato prima della sua morte, avvenuta due anni fa.

La mostra, organizzata dal Comune di Padova in collaborazione con i Musei Civici e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, raccoglie una selezione di 25 gioielli da uomo, un insieme di creazioni che testimoniano la capacità dell'artista di superare i tradizionali confini del design e della moda. A dare vita a queste opere è la fotografa Daniela Martin, che ha realizzato altrettanti ritratti in bianco e nero di uomini provenienti da diversi ambiti professionali e culturali. Un contrasto tra il bianco e nero delle fotografie e il colore dei gioielli rende ancora più suggestiva l'eleganza di queste creazioni, in un equilibrio perfetto tra arte visiva e moda.

Zanella, allieva di Francesco Pavan, si distingue per la sua innovazione nell'uso di materiali non preziosi, quali ferro, rame, vetro e plastica, preferendo il recupero di oggetti e materiali di scarto. Con la sua incessante ricerca artistica, ha trasformato questi elementi umili in gioielli che vanno oltre la superficie estetica, raccontando storie intime e personali, esprimendo emozioni e riflessioni profonde sulla società, l’ambiente e l'individuo. Non si trattava solo di creare oggetti da indossare, ma di realizzare veri e propri racconti tridimensionali, dove ogni forma e ogni dettaglio erano il frutto di un progetto ben più ampio.

La scelta di Palazzo Zuckermann come sede dell’esposizione non è casuale: questo storico edificio ospita infatti una collezione di gioielli da uomo risalente al 1882, donata al Comune di Padova da Leone Trieste. La mostra, curata da Giovanna Baldissin Molli e Mirella Cisotto Nalon, si propone di esplorare l’eredità di Zanella, mettendo in evidenza l'evoluzione della sua arte nel contesto culturale padovano e internazionale.

Oltre a una riflessione sull’arte del gioiello, la mostra rappresenta un tributo all'innovazione e alla modernità che Zanella ha saputo portare nel mondo della gioielleria. Con il suo approccio libero e sperimentale, ha dimostrato che anche l’uomo può indossare gioielli con la stessa naturalezza e stile con cui la donna lo fa. Il risultato è un’arte viva, vibrante, che si esprime attraverso la materialità dei suoi oggetti, ma che lascia anche spazio all’immaginazione e alla riflessione.

Annamaria Zanella, nata a Padova nel 1966, è stata una delle voci più autorevoli nel panorama del gioiello contemporaneo. I suoi lavori sono stati esposti in numerosi musei internazionali, dal MAD Museum di New York al Victoria & Albert Museum di Londra, e hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio Herbert Hofmann e la medaglia d’oro dello Stato della Baviera. La sua passione per la sperimentazione e la sua capacità di dar vita a gioielli che raccontano storie continuano a fare di lei una figura imprescindibile nel mondo dell’arte applicata.

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