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22.05.2025 - 14:21
In una giornata segnata da forti emozioni e significati profondi, Teramo e Longarone hanno ufficialmente sancito un Patto di Amicizia che va ben oltre il semplice atto formale. La firma, avvenuta questa mattina nel Comune veneto, chiude una mattinata iniziata con una commovente visita al cimitero monumentale delle vittime del Vajont, a Fortogna, e apre la strada a una collaborazione solida tra le due realtà.
Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e il primo cittadino di Longarone, Roberto Padrin, hanno sottolineato come questo accordo rappresenti la volontà di unire due comunità legate da un passato comune fatto di dolore, resilienza e ricostruzione. Il Patto mira a rafforzare la cooperazione in ambito socio-culturale e a promuovere scambi formativi nelle attività di protezione civile.
L’iniziativa, fortemente voluta dal teramano Andrea Di Antonio – residente in Inghilterra e da anni impegnato nella valorizzazione della memoria legata alla tragedia del Vajont – è stata accolta con entusiasmo da entrambe le amministrazioni, che ne hanno riconosciuto il valore simbolico e pratico.
Nel suo intervento, il sindaco D’Alberto ha ricordato il profondo legame storico tra Abruzzo e Longarone, sottolineando il contributo fondamentale degli operai abruzzesi, gli “acrobati delle dighe”, nella costruzione della diga del Vajont. Un legame rinsaldato anche dalle operazioni di soccorso, cui parteciparono in modo decisivo gli alpini di Teramo, e dalla memoria personale del sindaco stesso, legata ai racconti di suo padre, allora in servizio militare a Belluno.
D’Alberto ha poi evidenziato la forza di resilienza che accomuna le due comunità, entrambe impegnate oggi in processi di ricostruzione e rilancio dopo aver subito gravi calamità. “Strumenti come i patti di amicizia e i gemellaggi sono essenziali per abbattere barriere e creare ponti di solidarietà e collaborazione,” ha affermato.
Anche il sindaco Padrin ha espresso la propria gratitudine per questo legame ritrovato e ha sottolineato l’importanza delle relazioni nate in seguito alla tragedia, che hanno aiutato Longarone a ricostruire il proprio tessuto sociale. “Oggi stringiamo un patto con Teramo, una città che ha vissuto sofferenze diverse ma altrettanto profonde, per condividere memoria, esperienza e futuro,” ha dichiarato.
Tra i momenti più significativi della giornata, l’intervento di Andrea Di Antonio, che ha ripercorso il percorso iniziato lo scorso settembre con un semplice gesto simbolico: la donazione di una medaglia che ha fatto da seme per questo Patto istituzionale. “Sono profondamente grato ai sindaci e alle amministrazioni per aver accolto questa proposta e averla trasformata in un progetto concreto,” ha detto.
L’impegno di Andrea Di Antonio è stato supportato anche dalla consigliera comunale di minoranza di Teramo, Maria Cristina Marroni, che ha facilitato i primi contatti con l’Amministrazione, contribuendo a far germogliare questa importante collaborazione.
La cerimonia ha visto anche la partecipazione del consigliere comunale Flavio Bartolini, rappresentante della Provincia di Teramo, e si è conclusa con uno scambio simbolico di doni tra le due amministrazioni, a suggellare l’inizio di un rapporto di amicizia e collaborazione destinato a crescere.
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