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04.06.2025 - 13:30
Una città intera che vibra al ritmo della musica. Dal 19 al 21 giugno torna a Rovigo l’attesissima Festa della Musica, un appuntamento ormai simbolo dell’estate rodigina, giunto alla sua undicesima edizione. Tema di quest’anno: “Un mondo di mestieri”, un omaggio alla musica come arte, professione e linguaggio universale.
Per tre giorni, il cuore della città si trasformerà in un palcoscenico diffuso, grazie alla partecipazione di 515 musicisti tra solisti, ensemble, band e studenti del Conservatorio “Francesco Venezze”, che animeranno strade, piazze e locali con performance gratuite, spaziando tra generi e sonorità.
Promossa dal Comune di Rovigo e dalla Fondazione Rovigo Cultura, con il prezioso sostegno del Teatro Sociale, del Conservatorio Venezze e di numerose realtà musicali locali – tra cui Deltablues, Rovigo Jazz Club, Drum Galà e Circolo Noi San Francesco – la rassegna si inserisce nel cartellone nazionale della Festa della Musica, nata in Francia nel 1982 e divenuta evento europeo a partire dal 1985.
Una città in musica, tra arte e comunità
«Crediamo nella forza dell’arte, della cultura e soprattutto dei giovani», ha dichiarato l’assessore alla Cultura Erika De Luca, presentando l’evento a Palazzo Nodari. «La musica è un ponte che unisce le persone e i luoghi. Questo festival è una grande occasione per riscoprire Rovigo, valorizzare i suoi talenti e costruire una rete di partecipazione attiva».
Ad aprire la manifestazione, giovedì 19 giugno, sarà il Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale, vanto della città e simbolo del futuro artistico del territorio.
Un programma ricco, inclusivo e travolgente
Il programma – consultabile integralmente sul sito ufficiale – è stato pensato per toccare ogni angolo della città, con eventi che vanno dai concerti acustici ai set jazz, dalle performance percussive alle contaminazioni elettroniche. In calendario anche le tappe del Deltablues on the road, che coinvolgerà numerosi locali, e due serate imperdibili targate Drum Galà.
Venerdì 20 giugno, in piazza Vittorio Emanuele II, salirà sul palco il leggendario Tullio De Piscopo con lo spettacolo “I colori della musica”. Sabato 21 sarà la volta dello show esplosivo che vedrà insieme Art Cruz, Gergo Borlai e Riccardo Merlini, preceduto da una masterclass per batteristi, dedicata ai giovani talenti.
Un messaggio che va oltre la musica
«La Festa della Musica è un simbolo di pace, integrazione e dialogo tra le culture», ha sottolineato Milena Dolcetto per Fondazione Rovigo Cultura. «È gratuita, inclusiva, spontanea. Un linguaggio che unisce e che oggi, più che mai, abbiamo bisogno di ascoltare».
Anche Francesco Toso, in rappresentanza della Fondazione, ha espresso soddisfazione: «Abbiamo aderito con entusiasmo. La cultura è un investimento sul presente e sul futuro».
Infine, il direttore del Conservatorio Vincenzo Soravia ha ribadito il valore formativo dell’evento: «Formare musicisti oggi significa anche formarli come cittadini. E questa festa ne è una concreta testimonianza».
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