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Radiologia rinnovata
04.06.2025 - 14:15
Doppio taglio del nastro questa mattina presso l’ospedale San Bassiano, dove sono state presentate due nuove apparecchiature di radiologia all’avanguardia: un mammografo con tomosintesi 3D per biopsie di precisione e una TAC Cone Beam 3D dedicata all’area maxillo-facciale. L’evento ha visto la partecipazione dell’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, sottolineando l’importanza dell’investimento tecnologico per il territorio.
Con un esborso complessivo superiore ai 490 mila euro, finanziato in parte dalla Regione Veneto, queste nuove strumentazioni rappresentano un salto di qualità significativo sia per la capacità diagnostica che per il benessere dei pazienti, come ha spiegato Carlo Bramezza, Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana: «Il San Bassiano conferma la sua vocazione di ospedale tecnologicamente avanzato, dove innovazione significa soprattutto migliorare la cura e l’esperienza delle persone».
Il nuovo mammografo, frutto di un investimento da 312 mila euro, permette esami con immagini tridimensionali di altissima definizione e biopsie guidate in 3D, una tecnica che consente di raggiungere con estrema precisione anche piccolissime lesioni sospette. Come chiarisce il dottor Calogero Cicero, responsabile della Radiologia, questa tecnologia consente di individuare microcalcificazioni precoci e di eseguire biopsie con posizionamenti flessibili della paziente, riducendo stress e migliorando l’efficacia diagnostica.
Dal punto di vista clinico, il dottor Enrico Di Marzio, direttore della Chirurgia Senologica, sottolinea l’importanza di una diagnosi tempestiva e accurata: «Rilevare lesioni di dimensioni ridotte consente interventi meno invasivi, con tempi di recupero più rapidi e un elevato tasso di guarigione». A rafforzare questa visione è anche il dottor Franco Bassan, direttore dell’Oncologia, che ricorda come la diagnosi precoce del tumore al seno aumenti la sopravvivenza oltre il 90%.
Insieme al mammografo, l’ospedale ha completamente rinnovato gli ambienti dedicati alla diagnostica senologica, creando spazi accoglienti e studiati per ridurre l’ansia delle pazienti attraverso arredi e immagini rilassanti.
La seconda novità riguarda la TAC Cone Beam 3D, una tecnologia che produce immagini tridimensionali ad altissima risoluzione dell’area dentale e maxillo-facciale, ma con dosi di radiazioni molto più basse rispetto alla TAC tradizionale. Come spiega il dottor Cicero, questa apparecchiatura è fondamentale per lo studio dell’arcata dentaria, dell’articolazione temporo-mandibolare, del massiccio facciale e del complesso naso-sinusale.
Il dottor Michele Garofolin, direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale, evidenzia inoltre come il dispositivo sia accessibile anche a pazienti in carrozzina e dotato di software capaci di correggere i movimenti involontari, garantendo immagini nitide anche in situazioni difficili. La possibilità di ottenere immagini 3D dettagliate aiuta i chirurghi a operare con maggiore sicurezza e precisione, migliorando gli esiti clinici e ampliando le possibilità di intervento.
Anche la sala per gli esami con TAC Cone Beam è stata allestita per garantire un’accoglienza più confortevole, con particolare attenzione ai pazienti pediatrici.
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