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Allarme biodiversità
26.06.2025 - 11:47
Le onde del mare hanno restituito un dramma silenzioso: quattro tartarughe marine Caretta caretta sono state trovate morte lungo il litorale tra i lidi Kokeshy e il campeggio Capalonga. Una di loro mostrava segni evidenti di impatto con le eliche di un’imbarcazione. Un colpo duro alla biodiversità marina, proprio mentre la campagna Goletta Verde di Legambiente fa tappa in Veneto per accendere i riflettori sulla salute del mare e delle sue specie più fragili.
A segnalare il ritrovamento sono stati gli addetti di Bibione Mare SPA, società che gestisce alcuni stabilimenti balneari della zona e parte attiva nel progetto europeo Life Turtlenest, nato per tutelare le spiagge come potenziali aree di nidificazione della Caretta caretta. Gli esemplari sono stati trasferiti al centro recupero tartarughe, ma per loro non c’era più nulla da fare.
Il responsabile biodiversità di Legambiente, Stefano Raimondi, non usa mezzi termini: “Ogni anno nel Mediterraneo oltre 130.000 tartarughe muoiono a causa delle attività umane. La pesca accidentale, l’ingestione di plastica, le reti abbandonate e gli impatti con imbarcazioni rappresentano un bollettino di guerra. A Bibione, come altrove, il rischio è concreto e crescente, anche perché — a causa del cambiamento climatico — la specie sta colonizzando aree sempre più a nord”.
Il drammatico episodio sarà al centro dell'incontro previsto per oggi pomeriggio al Porto Baseleghe, dove Legambiente promuove un confronto pubblico intitolato: “La costa del Veneto orientale e la biodiversità”. Al dibattito interverranno, tra gli altri, Elisa Turiani (portavoce Goletta Verde), rappresentanti di istituzioni locali, del Sindacato Italiano Balneari, della Regione Veneto e di associazioni ambientaliste.
Domani, alle ore 11.00, la sala conferenze di via della Laguna 12 a Bibione Pineda ospiterà la conferenza stampa di presentazione dei dati sul monitoraggio delle acque e delle coste, raccolti dalla Goletta Verde.
Secondo i dati di Legambiente, ogni anno nel bacino del Mediterraneo vengono catturati accidentalmente fino a 200.000 esemplari di tartarughe marine, con una stima di oltre 70.000 decessi. Il progetto LIFE TURTLENEST, co-finanziato dall’Unione Europea, punta a ridurre questo bilancio drammatico, promuovendo spiagge più sicure e consapevolezza tra operatori e turisti.
Durante l’incontro di oggi si parlerà anche di un altro fragile abitante delle nostre spiagge: il fratino, un piccolo uccello costiero sempre più minacciato, la cui sopravvivenza è legata al rispetto degli ambienti dunali e all’adozione di buone pratiche da parte dei frequentatori del litorale.
Intanto, continuano le attività di sensibilizzazione: oggi alle ore 18.00 spazio ai laboratori didattici per bambini e famiglie, per imparare a conoscere e rispettare il mare. E domani, l’atteso focus scientifico sui dati raccolti lungo le coste venete.
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