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Violenza sugli animali

La fine di un incubo: liberati grazie a LAV due cani seviziati per anni in un'azienda di Pescantina

Aron e Nebbia, vittime di negligenza e privazione di dignità in un’azienda di taglio del marmo, sono stati sequestrati e affidati alla LAV, che ora cerca per loro cure e nuove famiglie

Pescantina, anni di maltrattamenti e condizioni di vita inadeguate: due cani finalmente liberi grazie all'associazione LAV

Ad Aron e Nebbia, due cani rinchiusi giorno e notte in un recinto fatiscente a Pescantina, in provincia di Verona, è stata restituita la libertà grazie all’intervento della LAV. I due animali, un setter inglese di due anni e una drahthaar di dieci, vivevano in condizioni gravemente inadeguate, con cucce degradate, ciotole arrugginite e segni evidenti di stress psicologico e fisico.

La loro situazione è stata segnalata allo Sportello LAV di Verona da chi aveva notato le difficili condizioni dei cani, percepibili già dalla strada per l’odore e i latrati. Dopo quasi due mesi di sopralluoghi, raccolta di testimonianze e immagini, la LAV ha presentato un esposto ai Carabinieri, che ha portato a un intervento congiunto della ASL veterinaria. Le verifiche hanno confermato trascuratezza e patologie non curate, tra cui una grave congiuntivite e artrosi in Nebbia e infestazioni intestinali e otite in Aron.

Nonostante tentativi iniziali di risoluzione bonaria, la Procura ha disposto il sequestro preventivo dei cani, affidandoli alla LAV con decreto di alienazione giudiziaria. “Non si tratta solo di incuria – ha dichiarato Lorenza Zanaboni, responsabile della LAV di Verona – ma di una vera e propria privazione di dignità. I cani meritano una vita dignitosa e libera, non sono strumenti per la caccia”.

Nebbia sarà adottata da una veterinaria di Verona socia LAV, mentre per Aron è ancora in corso la ricerca di una famiglia che gli garantisca affetto e cura. L’associazione continuerà a vigilare contro ogni forma di maltrattamento animale nel territorio.

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