Nella cornice della Piazza di Trecenta una manifestazione per la consapevolezza e la cooperazione nelle emergenze causate da cambiamenti climatici
Un sole caldo, terso , ieri , lunedì 27 Maggio 2024, ha salutato la piazza del comune di Trecenta, palcoscenico della giornata della Medicina d’Urgenza, promosso a livello internazionale dalla European Society for Emergency Medicine come giornata di coinvolgimento dei cittadini, delle scuole , delle associazioni di soccorso e volontariato attivo: la campagna Emergency Medicine Day è dedicata all’impatto dei cambiamenti climatici, che incide sulla sicurezza e la salute delle persone con immumerevoli modalità, anche drammatiche. Protagonista il Dipartimento aziendale Emergenza Urgenza: 157 milioni di cittadini europei, un terzo della popolazione del continente, accede ogni anno ai Dipartimento di Emergenza/ Urgenza, primo luogo d’arrivo in caso di patologia acuta o incidente. In Europa, vi si recano circa in 430 mila al giorno, 5 al secondo. In Italia i pazienti del Pronto Soccorso sono circa 20 milioni ogni anno e nei pronto Soccorso del territorio Polesano, nel 2022, hanno ruotato circa 80.000 persone.
Anche in Polesine eventi ad alto impatto ambientale
“Anche il Polesine ha conosciuto negli ultimi anni eventi di grande impatto ambientale- ha spiegato Alberto Rigo, direttore Sanitario - ondate di caldo, tempeste, piovaschi, aumento delle zoonosi e delle malattie trasmesse da vettori. Inoltre, il cambiamento climatico sta compromettendo vari aspetti cruciali che influiscono direttamente sul nostro benessere, tra cui i mezzi di sussistenza, le pari opportunità, l’accessibilità all’assistenza sanitaria di qualità e ai sistemi di supporto sociale. Come professionisti, abbiamo la responsabilità vitale di ridurre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulla salute delle persone”. L’iniziativa di oggi vuole sostenere la conoscenza e la cultura della Medicina di Emergenza-Urgenza, diffondere la consapevolezza nei cittadini e nelle Istituzioni sull’importanza di avere servizi di Pronto Soccorso efficienti, competenti e ben organizzati per il grande valore che essi hanno sulla riduzione della morbilità e mortalità, in situazioni sanitarie di emergenza.
Molte le scuole che hanno aderito
Più di 300 gli studenti intervenuti , dalle scuole primarie e secondarie della cittadina, a cui si sono aggiunti i ragazzi dell’ Istituto superiore indirizzo turismo e agricoltura di Trceenta, gli studenti del Liceo artistico “Munari” di Castelmassa e dell’Ipsia Enzo Bari di Badia, e un gruppo di studenti in infermieristica della sede rodigina dell’Universita di Padova: insieme alle associazioni e a medici, infermieri e operatori hanno provato le tecniche di riabilitazione di base e pediatrica, a tutti loro è stato consegnato il diploma del piccolo e giovane soccorritore, e una spilla per ricordare la giornata. Ai tantissimi cittadini più adulti che hanno partecipato all’evento, complice il ricco e colorato mercato settimanale, attrattivo per profumi di fiori e primizie, e è stata proposto il controllo pressorio, molto gradito. “La rete dei soccorsi è fatta anche dalla collaborazione preziosa dei cittadini : è una catena di solidarietà, di competenze: per questo oggi i protagonisti sono i giovani e le nostre associazioni. La cittadinanza attiva significa non solo imparare a essere catena di primo soccorso, ma anche a comprendere come utilizzare le nostre risorse naturali, l’acqua, la terra, come gestire le noste abitazioni e che stili di vita adottare. Dalla sinergia e conoscenza tra nuove competenze e impegno civile, non possiamo che arricchirci tutti – ha confermato Il Direttore del Pronto Soccorso Maria Adelina Ricciardelli - oggi promuoviamo comportamenti virtuosi nell’affrontare le emergenze sanitarie, e facciamo informazione e formazione sulle sfide mediche e sulle malattie legate al cambiamento climatico”. “Esistono dati sufficienti per prevedere che eventi estremi, come caldo e siccità, impatteranno sui sistemi sanitari, in particolare sui servizi di emergenza - racconta Tiziana Virgili, Responsabile del Punto di Primo intervento dell’Ospedale San Luca - Stiamo assistendo a un progressivo aumento di colpi di calore, danni cardiaci e renali, nuove e inaspettate malattie infettive come zoonosi, malattie trasmesse dall’acqua, malattie trasmesse da vettori, malattie polmonari legate al fumo secondario: dobbiamo essere pronti, con la collaborazione di tutti”. “E’ un piacere oggi, ringraziare chi ha organizzato la sentita manifestazione, le scuole, le associazioni e i professionisti intervenuti: gli eventi eccezionali che il clima ci sta riservandoin questi anni ci obbligano a intraprendere azioni che possono contrastarli e prevenirli - conferma infine il Direttore Generale Pietro Girardi - siamo tutti chiamati ad un approccio nuovo che prevede la co – progettazione e co – responsabilità. Lo sviluppo e l'adozione di tecnologie e medotiche innovative, in ogni ambito della nostra quotidianità, potrebbero contribuire a mitigare i cambiamenti climatici. Unirsi a organizzazioni e gruppi impegnati nell'attivismo ambientale e sociale è fondamentale per affrontare la sfida e contribuire a promuovere azioni positive peril futuro della società. Grazie per quando fatto in questa giornata”.
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