Un anno fa ha preso avvio l'attività chirurgica nelle due sale operatorie ibride dell'Ospedale di Padova
Da allora sono stati eseguiti 936 interventi che, mantenendo l'attuale trend, aumenteranno del trenta per cento a fine del 2024. Queste sale ad alta tecnologia integrata sono utilizzabili per interventi chirurgici di tipo ibrido che contemplino una parte chirurgica open e una endovascolare o una parte chirurgica open e una procedura interventistica radiologica associata. Vengono, inoltre, realizzate qui le procedure emodinamiche o interventistiche complesse che necessitano dell'utilizzo contemporaneo di angiografo e tac o che richiedono un lungo tempo chirurgico.
Le sale operatorie ibride hanno richiesto un investimento di 12 milioni di euro, di cui 8 e mezzo per le attrezzature. Si sviluppano in mille metri quadrati. Hanno a disposizione due angiografi digitali robotizzati, una tac, due tavoli operatori. Per la costruzione sono stati superati straordinari ostacoli dimensionali, strutturali, tecnologici, logistici.
I dati
Dopo dodici mesi la sala ibrida A dedicata alla Chirurgia Vascolare ha raggiunto l'obiettivo che era stato prefissato, e cioè lavorare 24 ore su 24 con interventi di elezione e interventi di urgenza ed emergenza. Per la sala ibrida B, destinata alle altre chirurgie, il traguardo futuro sarà invece incrementare il numero di procedure appropriate così da garantire ai pazienti risultati sempre migliori. Nella sala B ha lavorato soprattutto la Cardiochirurgia, oltre alla Chirurgia toracica, all'Emodinamica, all'Elettrofisiologia, alla Chirurgia epatobiliare e alla Radiologia Interventistica. Sono state spesso coinvolte équipe multidisciplinari sino a interessare simultaneamente venti specialisti per i casi più complessi. Adesso sono prossimi ad entrare in sala ibrida B i professionisti della Neurochirurgia e della Neuroradiologia. Nel frattempo in sala ibrida sono nati tre bambini, un quarto bimbo è stato salvato poche ore dopo il parto. Per la prima volta in Chirurgia vascolare è stata usata come mezzo di contrasto, al posto del liquido iodato, l'anidride carbonica con meno tossicità per i pazienti che sono considerati ad alto rischio per altre patologie correlate.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter