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Schlein al Candiani a Mestre: "destra disastrosa, più diritti e sanità pubblica"

La segretaria Dem ha spaziato su tutti i temi caldi di attualità, no al premierato, si a un'Europa più unita

Sala gremita al centro culturale Candiani di Mestre per la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, tanto da dover predisporre un collegamento video con un'altra sala in cui erano presenti altri sostenitori. La leader DEM, in tour nel nord est a sostegno dei propri candidati alle prossime elezioni europee dell'8-9 giugno è stata accolta dal padrone di casa Matteo Bellomo, segretario metropolitano del PD alla presenza dei candidati Lorenzo Gennari, Ivan Pedretti, Sara Vito e Andrea Zanoni. Schlein ha spaziato a tutto campo sui vari temi di attualità politica e sui programmi elettorali del partito, in particolar modo Europa, lavoro, sanità e premierato, nè sono mancati gli attacchi a Giorgia Meloni con cui si confronterà da Bruno Vespa il prossimo 23 maggio. "La destra è andata al governo e dopo un anno e mezzo - ha dichiarato - possiamo fare un bilancio disastroso di quello che stanno facendo ma la destra è andata al governo e sta facendo la destra e a noi spetta ricostruire una speranza di in questo paese, rimboccarci le maniche perché sarà lunga ma abbiamo tutta la determinazione che serve". Sulla difesa della Sanità "La destra ha un disegno preciso, quello in cui chi ha il portafoglio più gonfio riesce a saltare la lista d'attesa infinita ed andare dal privato. Ma chi non ha quella possibilità sta rinunciando a curarsi. Noi invece vorremmo rimettere al centro un'Europa più sociale a partire dalla sanità, a partire dai servizi sociali, a partire dalla riduzione delle diseguaglianze". "Siamo qui a cercare con amore di cambiare questa Europa - continua Schlein - Manca un'integrazione piena politica e dei diritti, vogliamo un'Europa di investimenti comuni è perché non vogliamo più un'Europa di paradisi fiscali, un'Europa più unita con una voce sola e forte sulla politica estera". Sul premierato "continueremo a batterci contro questa pericolosa riforma - ha ribadito - che così fatta mina l'equilibrio tra i poteri nella Costituzione che a garanzia dei cittadini e delle cittadine". Riguardo il lavoro la segretaria ha sfidato Meloni sull'occupazione femminile "Abbiamo i dati di occupazione femminile più bassi d'Europa nelle regioni del sud. Che cosa facciamo? Beh guardate ci sono alcune cose che si possono fare subito. La prima è quella che può Giorgia Meloni la prima presidente del consiglio donna di questo paese. Ho detto Perché non approviamo insieme un congedo paritario, anche per i padri, come l'hanno fatto in Spagna e come lo sta facendo anche Macron in Francia?" Infine un invito ai cittadini ad andare a votare "perché un altro nemico è l'astensionismo" e ai sostenitori a crederci e andare a vincere le elezioni "siate voi il volto più credibile del cambiamento che vogliamo costruire perché voi avete la capacità di arrivare dove noi da soli non arriviamo". Riccardo Musacco
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