Seconda edizione a Venezia per il summit internazionale dedicato alle tecnologie aerospaziali, numeri raddoppiati e tanti giovani
Su Venezia e il Veneto i riflettori internazionali del settore aerospaziale, dal 20 al 22 maggio, in occasione della seconda edizione di Space meetings veneto, l’evento promosso dalla Regione Veneto e della Rete Innovativa Regionale AIR - Aerospace Innovation and Research, che riunisce alla Marittima, a Venezia, dal 20 al 22 maggio 2024, i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti, per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti. Quest'anno i numeri sono raddoppiati rispetto all'anno scorso, 250 aziende espositrici, 5000 incontri B2B previsti, 1700 persone accreditate e 500 giovani presenti. Il Veneto, tra l'altro, sta già facendo ampiamente la sua parte nel settore, con già 65 aziende operative e 5000 addetti impegnati come ha ricordato l'organizzatore, assieme alla Regione Veneto, Federico Zoppas, presidente della Rete innovativa regionale Aerospace Innovation and Research. Alla cerimonia di inaugurazione hanno portato un saluto anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il Presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro, il Presidente Agenzia Ice Matteo Zoppas, il Presidente Asi Teodoro Valente, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana Luca Goretti. Presente all’inaugurazione anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy e autorità delegata alle Politiche Spaziali, Adolfo Urso che ha sottolineato “L’Italia è stata la terza potenza a livello globale ad aver ottenuto l’accesso allo Spazio e oggi possiamo essere uno dei Paesi leader nella colonizzazione spaziale e nell’applicazione delle tecnologie per le attività terrestri".
La firma dell'accordo sullo sviluppo del trasporto con i droni
Firmato anche un importante accordo tra Regione Veneto, ENAC e SAVE, in materia di Mobilità Aerea Avanzata (AAM – Advanced Air Mobility), con l’obiettivo di realizzare congiuntamente le attività necessarie alla redazione del documento di analisi tecnica denominato “Strumento per la ricognizione del fabbisogno in materia di Mobilità Aerea per l’ambito territoriale veneto”. Obiettivo definire e realizzare tutte le attività necessarie all’implementazione di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture anche attraverso l’utilizzo dei più moderni velivoli a decollo e atterraggio verticale: i droni. L’obiettivo comune è, pertanto, quello di pianificare e rendere operativo un progetto di mobilità avanzata per le merci tra gli aeroporti veneti e, a seguire, tra i punti nevralgici interessati (tra cui le strutture sanitarie), anche in vista del prossimo appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. “Grazie ad una partnership con Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, e Save Spa, che gestisce gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona, la Regione compie un ulteriore passo avanti in tema di mobilità aerea avanzata – ha dichiarato il Presidente Zaia –. Si tratta di un nuovo concetto che introduce una terza dimensione di mobilità urbana alternativa a quella terrestre e che vede il Veneto, prima Regione in Italia, approvare un protocollo per lo sviluppo di nuove tecnologie per il trasporto di merci e, in futuro, anche di persone, in quella fascia di spazio aereo ad oggi ancora non regolamentata, ovvero fino a 1000 piedi di altezza (300 metri). Mediante l’impiego di servizi, tecnologie e infrastrutture innovativi e sostenibili, vogliamo migliorare l'accessibilità e la mobilità delle nostre città e del territorio, la qualità dell'ambiente, i servizi per i cittadini, con l’obiettivo, nel prossimo futuro, di “air taxi” green, in particolare, in caso di emergenze sanitarie, con notevoli vantaggi in termini di intermodalità con l’attuale rete di trasporti. Saranno ridotti, infatti, i tempi di spostamento tra diversi punti del territorio regionale e interregionale, con benefici a livello di sicurezza, ambiente e diminuzione del traffico stradale e ricadute positive importanti a livello di sviluppo della rete logistica regionale". “Una partnership strategica, che prepara il campo alle nuove frontiere della mobilità aerea avanzata - commenta il Presidente di Enac Pierluigi Di Palma -. Grazie al coordinamento sinergico tra Enac, la Regione Veneto e SAVE, l'introduzione di droni per il trasporto di persone e merci è un obiettivo sempre più vicino. L’avanzamento tecnologico e il know-how raggiunti dal comparto avio stanno favorendo lo sviluppo di un sistema integrato che dal modello Veneto si estenderà a livello nazionale. Ringrazio il Presidente del Veneto e il Presidente di SAVE per l’impegno e la visione, che riaffermano la centralità del settore aereo nell’offrire servizi innovativi, come il trasporto di materiale biomedicale urgente, e nel rispondere a un bisogno crescente di interconnessione e sostenibilità”. “L’accordo presentato oggi rientra nella strategia del Gruppo SAVE per la piena realizzazione del piano di Mobilità aerea avanzata, in collaborazione con le Istituzioni e i principali operatori del comparto avio - ha dichiarato il Presidente del Gruppo SAVE Enrico Marchi -. Un obiettivo che, nello sviluppare un sistema intermodale di collegamento tra i nostri aeroporti e i centri urbani, si sposa con le attività volte al raggiungimento delle zero emissioni. Nel nuovo Masterplan al 2037 dell’aeroporto di Venezia abbiamo previsto la realizzazione di due vertiporti, che prevediamo di realizzare a partire dal 2026. Si tratta di infrastrutture all’avanguardia, che consentiranno di inserire il territorio veneto in un sistema integrato a livello nazionale, permettendo collegamenti sostenibili con le principali aree logistiche e di attrazione turistica del territorio”.
Il video
space Proiettato in sala anche un suggestivo video del primo volo mai realizzato in Italia con un drone a idrogeno verde per il trasporto di merci. Il filmato illustra il trasporto di materiale biomedicale consegnato da un’idroambulanza al comandante del drone nella banchina del Venezia Terminal Passeggeri e da lì trasferito con il drone ad un’autoambulanza diretta all’Ospedale di Mestre. Si tratta di un primato tutto italiano e veneto, che dimostra come le nuove tecnologie di mobilità avanzata siano già realtà. L’obiettivo è di rendere questo sistema di trasporto innovativo e “green” disponibile sul territorio già a partire dal 2025, una volta completate le verifiche tecniche amministrative. Riccardo Musacco
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