Mentre resta alta l'allerta nella Castellana e nell'Asolano, la Provincia redige una prima stima dei danni
Anche la Marca continua a fronteggiare gli effetti del violento nubifragio abbattutosi sul Veneto in questi giorni. Le zone più colpite sono la Castellana e l'Asolano. Secondo il rapporto dei Vigili del fuoco, nella giornata odierna si sono registrate ancora piccole tracimazioni a Villa d'Asolo, con l'acqua che ha invaso alcune strade. A Castelfranco Veneto la Protezione civile è al lavoro per travasare l'acqua dal torrente Avenale, a rischio esondazione, in un altro canale, mentre le idrovore dei Vigili del fuoco sono state dislocate ad Asolo. E' stato diramato un nuovo avviso di criticità idrica e idrogeologica da lunedì sera fino alla mezzanotte di mercoledì 22 maggio, nel frattempo è iniziata una prima conta dei danni. In base ai rilievi effettuati dai tecnici della Provincia, solo per allagamenti nella rete viaria provinciale, colate di fango e frane e danni agli edifici scolastici, la prima stima approssimativa supera il milione e mezzo di euro.
Danni alle strade e allagamenti in numerose scuole
L’area a Ovest della provincia è stata la più colpita, con esondazioni, allagamenti di abitazioni, scuole, scantinati, sottopassi e frane, con particolare gravità soprattutto nelle zone di Castelfranco, Asolo, Castelcucco, Monfumo, Loria, Fonte, Maser, Castello di Godego, Cornuda, Crocetta del Montello, Nervesa della Battaglia, Riese Pio X, per estendersi fino a Villorba, Silea, Casale sul Sile, Roncade, San Biagio di Callalta e Ponte di Piave. Per quanto riguarda, in particolare, le scuole, le esondazioni del Muson e dell’Avenale hanno provocato allagamenti all’Istituto Galilei, rimasto chiuso sia il 17 sia il 18 maggio, ma anche al Maffioli ex ospedale: l’alto livello raggiunto dall’acqua nei locali sotterranei e al piano terra ha causato danni agli archivi e nelle aree dedicate ai server informatici. Infiltrazioni si sono verificate anche al Rosselli, sempre a Castelfranco, e all’Einaudi Scarpa di Montebelluna.
Il presidente della Provincia, Marcon: "Grave emergenza"
"Stiamo vivendo una situazione di grave emergenza – sottolinea il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – Ringrazio il presidente della Regione Veneto per aver dichiarato lo stato di calamità: solo per l’ondata di maltempo degli scorsi giorni i danni sono ingenti, ora siamo preoccupati per l’evoluzione nelle prossime ore. I dati raccolti continueranno a essere condivisi con la Regione per le valutazioni e stime puntuali dei danni una volta terminato lo stato di emergenza. Grazie alla prontezza d’intervento che Provincia e Comuni hanno sinergicamente messo in campo per le proprie aree di competenza, insieme alle Forze dell’Ordine, Volontari, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, stiamo riuscendo a sistemare e ripulire le aree più colpite, ma ci serve un sostegno adeguato: siamo fiduciosi che il Governo risponda allo stato di emergenza con i giusti strumenti, in tempi celeri. Rinnovo l’appello a tutti i cittadini della provincia di Treviso di fotografare eventuali danni subiti, essere prudenti, evitare gli spostamenti, soprattutto nelle aree critiche, e di prestare la massima attenzione alle comunicazioni da parte delle istituzioni e delle autorità".
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