A destra, Tito Franzolin, presidente del Bocar con Simone Chieregato, direttore generale della società rossonera
Passione e competenza le parole magiche di Tito Livio Franzolin, presidente della società.
A destra, Tito Franzolin, presidente del Bocar con Simone Chieregato, direttore generale della società rossonera
Non l’ha mai nascosto il suo obiettivo, Tito Livio Franzolin, quello di diventare, con i dovuti crismi, un punto di riferimento per il calcio giovanile a livello polesano e non solo, un modello da seguire. E, grazie alla sua infinita passione e dedizione al calcio, ci sta riuscendo, anzi ci è riuscito. Perché il Bocar juniors, società nata nel giugno del 2013 dalla fusione di As Arianese, Cmp River Team Bottrighe e Corbola, per soddisfare le esigenze calcistiche degli oltre 150 tesserati dispone di tre impianti sportivi, quello di Ariano, dello di Bottrighe, e il gioiello del Bressan di Adria, rinominato Bocar Arena, finito sulle più importanti pagine dei quotidiani, e con servizi televisivi su Sky e Rai, per il murales che raffigura l’abbraccio tra Vialli e Mancini appena dopo la conquista del titolo europeo. Il murales che è stato realizzato dallo street artist Ozmo, è stato visitato a settembre da Francesca Mantovani, la figlia dell’ex presidente della Sampdoria, che regalò al popolo blucerchiato uno storico scudetto nel 1991, partendo appositamente da Genova con la figlia per ammirare quell’immagine commovente. “Sarebbe bello che prima o poi, Mancini o Vialli venissero qui ad Adria ad osservare in prima persona questo spettacolare murales, dice Franzolin: c’è stata una mezza promessa telefonica fatta grazie a Loris Pradella, giocatore di quella Sampdoria, e col quale ho giocato a Conegliano nella stagione 1979-80. Staremo a vedere”. Ma sono tante altre, le soddisfazioni per Franzolin e per il “suo” Bocar, a partire dal fatto di essere presa da modello dalle istituzioni sportive regionali. Lo scorso anno il presidente regionale della Figc Veneta Giuseppe Ruzza ha fatto visita agli impianti sportivi del Bressan di Borgo Dolomiti e di Bottrighe . “Il presidente Ruzza, ricorda Franzolin, si è congratulato per l’efficienza e la dimensione dei servizi messi disposizione ai giovani calciatori, una grande soddisfazioni per noi. La nostra è una struttura societaria attuata con lo scopo di far diventare la formazione dei giocatori un’ eccellenza che va di pari passo con un impianto sportivo a misura di giocatore, per servizi e accoglienza. Abbiamo investito nella struttura sportiva perché la nostra visione futura parte da un buon investimento, quello sui giovani.”
Scuola calcio Elite
E allora, anche i numeri parlano chiaro e, al 31 dicembre 2021, sono oltre 150 i tesserati del Bocar, seconda società del Polesine dietro alla Vittoriosa. Il Bocar, però, è scuola calcio Elite, come il Duomo, terza con 150 tesserati e il Rovigo quarta con 129, scuola calcio elite da un paio di mesi. Al Bocar, da oltre cinque anni si lavora sulla formazione a 360° gradi, da quando cioè la società è scuola calcio Elite, e anche in quest’occasione vengono in aiuto i numeri, che non mentono mai: 17 squadre dall’attività di base fino alla juniores regionale, passando per Giovanissimi Elite e Sperimentali, eccellenze giovanili, quattro preparatori atletici, due preparatori dei portieri, medico sportivo, psicologa, nutrizionista e fisioterapista. Ma Franzolin, che ha preso come modello da seguire la Liventina, storica società trevigiana, dove la formazione è sempre stata la mission centrale del club bianco verde, è stato il primo a portare una società polesana ad essere parte del Programma di Sviluppo Territoriale della Figc, un progetto rivolto alle Scuole Calcio Èlite che si distinguono per la progettualità, la professionalità dello staff tecnico e anche per la sua dotazione infrastrutturale avanzata. Passione e competenza sono le due parole usate da Franzolin. “Perché è quello che serve per formare i calciatori di domani: qui nessuno vuole “creare” giocatori di serie A, ma vogliamo dare tutto noi stessi ai ragazzi perché siano messi nelle migliori condizioni per arrivare, dove non si sa. A me piace stare al campo, mi piace confrontarmi con gli allenatori e questo è il cuore della passione, è l’essenza dello sport”. Franzolin in società può contare sulla professionalità e l’esperienza di un organigramma formato dal direttore generale Simone Chieregato, dai consiglieri Fabio Garbin, Andrea Nonnato, Federico Augusti e Stefano Ruzza. In segreteria è presente Gianluca Levi e i “maghi” della manutenzione delle strutture sono Alessandro Suzzi ,Sandro Mottaran, Franco Moro e Renzo Bertaglia.
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