"L’amministrazione di Adria in questi cinque anni è stata sempre a disposizione al fine di migliorare le condizioni lavorative dei propri dipendenti"
Si è tenuta nei giorni scorsi l'assemblea sindacale dei dipendenti del Comune di Adria, per discutere in merito alla rivendicazione dei buoni pasto e deliberando lo stato di agitazione del personale. A tale assemblea erano presenti 42 dipendenti su una forza organica di 95, di questi 39 hanno votato a favore, 2 contro e 1 astenuto. Questa amministrazione precisa che,per andare incontro ai dipendenti comunali e aiutare gli esercizi e la casa di riposo, ha introdotto i "buoni pasto”. Un benefit che non era mai stato attivato a palazzo Tassoni. Relativamente al disagio imputato alla carenza di personale in alcuni settori, evidenziato dalle sigle sindacali, è bene sapere che è correlato alla mancanza di assunzione negli anni passati e al costante pensionamento degli attuali dipendenti. A ciò si aggiungono il maggior carico lavorativo del periodo imputabile alle operazioni legate alle elezioni amministrative. Da alcuni mesi i sindacati hanno attivato un confronto sull'attribuzione dei “buoni pasto”, al posto del sistema, introdotto per la prima volta a fine dicembre, che prevede il rimborso di una parte del costo dei pasti consumati nei giorni di rientro pomeridiano. La scelta dell’ Amministrazione di far fronte alla crisi economica post Covid che colpisce tutte le realtà economiche del territorio, è stata quella di proporre ai dipendenti due possibilità: un “buono pasto” da spendere presso gli esercizi di Adria o in alternativa il servizio mensa presso la casa di riposo. Conclude il vicesindaco Wilma Moda: “L'amministrazione è come sempre disponibile all'ascolto, e confida che si ritorni a un clima di confronto sereno e separato dalle dinamiche elettorali”.
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