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Abbattimento dei pini marittimi lungo Corso Garibaldi ad Adria: si accende il dibattito

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Il dibattito sull'abbattimento dei pini marittimi lungo Corso Garibaldi divide la comunità di Adria.

La decisione dell'amministrazione comunale di abbattere 62 pini marittimi lungo Corso Garibaldi per poi sostituirli con altri alberi ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i cittadini. La questione ruota attorno a due posizioni contrastanti. Da un lato, c’è chi sostiene che l'abbattimento dei pini sia una mossa necessaria per affrontare i problemi di sicurezza, come aghi, rami caduti durante i temporali e radici dannose per l'asfalto. Dall'altro lato, chi vede questi alberi come un valore paesaggistico, storico ed ecologico per la città. In ogni caso, il progetto di rigenerazione urbana finanziato con fondi Pnrr, oltre all'abbattimento di tutti i 62 alberi, prevede anche la riduzione del numero di posti auto dagli attuali 261 a 160. “Non mi è chiaro come sia perseguibile questo obiettivo facendo tabula rasa di quanto c’è e sostituendo alberi quasi secolari con un notevole volume di chioma e dei fuscelli che impiegheranno decenni a crescere prima di raggiungere il volume delle chiome attuali e poter offrire la stessa ombreggiatura, senza considerare tutte le problematiche di attecchimento di un albero di nuovo impianto” commenta Ermes Bolzon di Legambiente, che aggiunge: “Perché non pensare a mantenere le alberature esistenti, prevedendo già da ora, una volta che termineranno il loro ciclo di vita, di sostituirle progressivamente con altre essenze?”.  L’abbattimento, secondo Legambiente, potrebbe avere un senso nel caso di alberi che compromettano la sicurezza pubblica a causa di malattie, parassiti, attacchi fungini, carie, deperimento o instabilità, ma gli alberi in oggetto non presentano situazioni di questo tipo; al contrario si offrono maestosi, in pieno vigore ed ornamento senza mostrare difetti strutturali evidenti. “Ricordiamo – prosegue Bolzon –  che pochi anni fa è stato eseguito proprio dal Comune un intervento di ripulitura delle chiome per circa 20.000 euro di intervento,  a rimarcare la volontà di conservazione di questo prezioso patrimonio arboreo e per garantire la sicurezza di pedoni ed autovetture. Anche la tipica problematica del sollevamento superficiale delle radici non è così critica e può essere risolta con interventi puntuali di manutenzione al piano viabile ed ai marciapiedi, senza per questo dover abbattere tutto il viale. In piazza Repubblica a  Porto Viro, alberi analoghi non presentano tale problematica perché hanno un adeguato spazio per lo sviluppo delle radici”.
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