Venerdì 7 ottobre è stato lanciato un allarme sanitario per i profughi di Adria e Borgo Fiorito dal consigliere regionale Patrizia Bartelle e il consigliere comunale di Adria Cristina Caniato.
In questi giorni la prefettura ha inviato centinaia di migranti che sono stati smistati in tante strutture di accoglienza straordinaria in tutto il territorio della regione Veneto. Nelle prime ore dall'accoglienza sono stati segnalati numerosi accessi al pronto soccorso di Adria ma non solo, sino alla saturazione con la conseguente congestione delle attività all'utenza. Nello specifico sono stati accertati casi di: tubercolosi, scabbia, malaria e dissenteria e per alcuni si è ricorso al ricovero a reparti di malattie infettive. I profughi arrivati nel territorio di Adria lo scorso venerdì, dopo essere stati intercettati nella città, sono stati accompagnati per i seguenti controlli all'ospedale di Borgo Fiorito Cavanella Po. Per la tutela di queste persone e dei cittadini adriesi, in contatto tra loro nella comunità, è necessario conoscere con chiarezza i protocolli sanitari e organizzativi della gestione SAS (struttura accoglienza straordinaria), secondo il consigliere regionale e il consigliere comunale. Bartelle e Caniato inoltre chiedono al commissario Compostella, visti i disagi nel polesano, come si possa procedere per potenziare i servizi legati a questa emergenza in previsione di ulteriori arrivi.
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