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Bottrighe, dall'ex zuccherificio arriva una speranza

Bottrighe, ex siloos zucchero dello zuccherificio

Lo stabilimento di Bottrighe avrebbe compiuto 110 anni. L’area, oggi bonificata, va all’asta e potrebbe essere appetibile per nuovi insediamenti

Lo zuccherificio di Bottrighe avrebbe compiuto 110 anni, la prima campagna saccarifera risale infatti al 1914. Questa fabbrica diede lavoro a migliaia di persone, dipendenti fissi, stagionali, imprese, per 77 ininterrotti anni, sino a quel martedì 29 ottobre 1991, quando ne fu decretata la sua definitiva chiusura. Un colpo al cuore. Paese e fabbrica erano un tutt’uno. Tutto poi mutò e oggi, l’area è uno spettro di residui di quella che fu la gloriosa attività. Dopo anni di attese, promesse e speranze, si sono conclusi i lavori di bonifica dell’ex sito industriale. Dopo la chiusura dello zuccherificio, parte del corpo fabbrica venne occupato dalla Polychimica, ditta che doveva trattare il riciclo del polietilene, diventando però in breve una discarica di elementi inquinanti e sostanze tossiche. Da ciò si seguirono tutta una serie di indagini, inchieste della magistratura ed il conseguente sequestro dell’area. Successivamente, dopo una serie di interventi di bonifica dell’amianto, l’area è oggi libera e pulita anche dal resto degli inquinanti. La zona, prossimamente destinata a gara d’asta, potrebbe in futuro diventare appetibile per eventuali insediamenti produttivi, in prospettiva anche del prolungamento della transpolesana che giungerebbe proprio a Bottrighe. Al momento, solo i due grandi ex silos zucchero e la storica palazzina uffici, rimangono le uniche testimonianze di quello che fu. Una fabbrica che negli anni settanta batteva il primato italiano per produzione e qualità e che dopo gli ultimi lavori di ristrutturazione ed ulteriore ampliamento, tra il 1986 ed il 1989, seguì la sorte di tantissimi analoghi opifici italiani. Negli anni d’oro della bieticoltura, solo il Polesine contava tredici zuccherifici, oggi ne rimangono solo due in tutta Italia, Pontelongo nel padovano e Minerbio nel bolognese. La foto è tratta da una cartolina d’epoca e fu spedita da Bottrighe proprio nel 1914 dal dottor Lenzi, primo capo chimico del laboratorio. Fu ritrovata casualmente nel 1991 dal fotoamatore Mattia Mincuzzi, alla Mostra Internazionale della cartolina d’epoca di Riccione. Una riproduzione della stessa, in formato gigante, la si può ammirare in mostra permanente al Piccolo Bar di piazza Libertà. Nel rammentare tutto ciò, sarebbe interessante, quanto un dovere, ricordare i tanti lavoratori dello zuccherificio, dedicando, proprio a loro, una via di Bottrighe, nel ricordo incancellabile di quanto è stato vissuto, perché appartenente alla storia di questa comunità. Roberto Marangoni
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