“Il Polesine deve trovare unità di intenti tra Rovigo Banca e BancAdria, affinchè l’imprenditoria diffusa del territorio costituita da artigiani, piccoli industriali, commercianti, imprenditori agricoli, continui ad avere significativi riferimenti e relazioni che affianchino e supportino le singole imprese e l’economia in generale nelle sfide del mercato”. Lo afferma il direttore della Cna di Rovigo Alessandro Monini, commentando la situazione di forte cambiamento del sistema bancario a livello nazionale. Fondamentale, secondo Monini, la decisione presa dall’assemblea dei soci di RovigoBanca di aderire a Cassa Centrale Banca di Trento: una scelta dall’approccio propositivo e che dimostra per il direttore di Cna Rovigo “capacità di visione degli scenari di riposizionamento del sistema bancario italiano in cui le banche di credito cooperativo possono continuare a svolgere, rafforzandolo, un ruolo significativo di riferimento per l’imprenditoria diffusa considerato anche che nel contesto attuale del nostro Paese l’erogazione di credito a medio lungo termine risente troppo del potere negoziale delle singole imprese, anziché delle caratteristiche dei progetti aziendali e dei percorsi degli imprenditori”. Le piccole e medie imprese, secondo il direttore Cna generano il 58% del valore aggiunto totale, ma presentano maggiori difficoltà nell’accesso al credito, con maggiori costi dei finanziamenti. E il rapporto quotidiano nel territorio con le imprese assume una valenza maggiore rispetto agli algoritmi che determinano i rating di valutazione del “merito creditizio”. “Il rafforzamento del polo territoriale del credito cooperativo polesano costituito da BancAdria e RovigoBanca, inserito nel gruppo Cassa Centrale Banca di Trento - conclude Monini - può concorrere, date le caratteristiche di vicinanza alle imprese, ad attivare nuovi strumenti di finanziamento per garantire l’accesso al credito all’imprenditoria diffusa, innovando forme e strumenti a supporto delle imprese, supportando l’economia nei percorsi di innovazione, crescita e di raggiungimento degli obiettivi posti dal piano “Industria 4.0”.
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