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Arte e Cinema
25.01.2025 - 16:30
Palazzo Cordella ospita fino alla prossima estate una mostra imperdibile. Un affascinante viaggio attraverso il cinema Polesano, che mette in luce i paesaggi ispiratori, figure di spicco come Leo Catozzo e il suo connubio con Fellini, e testimonianze uniche che raccontano la storia e l'arte di un territorio divenuto protagonista della settima arte.
Fino all’estate 2025, le storiche sale di Palazzo Cordella ad Adria ospitano una mostra unica dedicata al cinema girato in Polesine, un omaggio al legame indissolubile tra il territorio polesano e la settima arte. Curata dall’Associazione di Promozione Sociale Polesine Terra Emersa, in collaborazione con il Comune di Adria, l’esposizione è realizzata grazie al prezioso materiale dell’Archivio Immagine in Movimento di Adria.
L’obiettivo è far scoprire a tutti, giovani e adulti, quanto il Polesine sia stato fondamentale nella realizzazione di pellicole che hanno fatto la storia del cinema. Con la sua luce unica e i paesaggi mutevoli, il territorio ha ispirato registi di fama internazionale, diventando la scenografia perfetta per raccontare storie di straordinaria bellezza e intensità.
Non è un caso che il Polesine sia stato, dopo Roma, il territorio italiano con il più alto tasso di produzione cinematografica del ‘900. È qui, lungo gli argini del Po, che il Neorealismo italiano – una delle correnti cinematografiche più ammirate al mondo – ha mosso i primi passi, trasformando questo angolo d’Italia in una vera e propria culla artistica.
Tra i protagonisti celebrati nella mostra, spicca la figura di Leo Catozzo, montatore cinematografico di origine adriese, il cui talento ha contribuito a rivoluzionare il mondo del cinema. Il suo sodalizio con Federico Fellini ha dato vita a capolavori intramontabili come Le notti di Cabiria, un film per cui Catozzo ha curato il montaggio con straordinaria maestria. Da questa collaborazione nacque anche la sua celebre invenzione, la Pressa Catozzo, un attrezzo tecnico che ha rivoluzionato il lavoro di montaggio cinematografico e che gli è valso un Oscar al merito tecnico nel 1990.
La mostra rende omaggio al profondo legame tra Catozzo e Fellini, un connubio artistico che ha portato il nome di Adria nel panorama cinematografico internazionale. Oltre alla Pressa, l’archivio di Catozzo custodisce meravigliose testimonianze della sua vita e del suo lavoro: una fitta corrispondenza con i concittadini adriesi, scenografie, disegni originali e curiosità legate alla favola polesana di “Barba Sucon”, arricchita dai disegni di Nicola Benois, storico scenografo della Scala di Milano.
La mostra valorizza anche altre personalità adriesi che hanno lasciato un segno nel grande cinema. Tra questi, Ugo Pericoli, nato ad Adria nel 1923, è ricordato per il suo talento come costumista, scenografo e coreografo, che lo ha portato a collaborare con maestri come Dino Risi, Ettore Scola e Mario Monicelli.
Oltre a questi grandi nomi, l’esposizione celebra registi, sceneggiatori, attori e artisti che hanno contribuito a rendere il Polesine un territorio di riferimento per il cinema italiano.
L’esposizione è allestita nelle sale del primo piano di Palazzo Cordella, ex sede della biblioteca comunale, con accesso da via Cavour, attraverso il giardino del Comune di Adria. Lo spazio è aperto ogni giovedì dalle 17:30 alle 19:30, con possibilità di prenotare visite guidate e laboratori per le scuole chiamando il numero 353 4741246.
Guendalina Ferro
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