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Adria, il nuovo CdA del Centro Servizi Anziani approva il bilancio e mantiene le  rette invariate  

L'ente punta a potenziare i servizi per la popolazione anziana

Adria: Centro Servizi Anziani

Centro Servizi Anziani

La strategia dell’ente punta a rafforzare l’assistenza domiciliare e a consolidare il CSA come punto di riferimento per la popolazione anziana.

A meno di quindici giorni dall’insediamento, il nuovo Consiglio di Amministrazione (CdA)del Centro Servizi Anziani (CSA)di Adria ha approvato il bilancio previsionale 2025, pari a poco più di 7 milioni di euro. Un bilancio in pareggio, frutto di un intenso lavoro tra amministratori e personale amministrativo, con una scelta chiara: non gravare sugli ospiti e sulle loro famiglie con aumenti delle rette, nonostante il rincaro dei costi  gestionali che molte altre strutture hanno invece trasferito sugli utenti.

L’amministrazione ha adottato un approccio orientato alla tutela della comunità e all’ampliamento dei servizi, con un occhio di riguardo alla domiciliarità delle persone più fragili. Del resto, i numeri parlano chiaro: nel territorio gli anziani rappresentano il 28,4% della popolazione e il 30,4% di questi sono over 80. Le esigenze assistenziali sono sempre più complesse, con un impatto significativo sui costi, mentre la struttura deve affrontare le conseguenze della crisi pandemica e il continuo aumento delle spese di gestione e manutenzione.

Nonostante questo scenario critico, il CdA ha ribadito –con  una nota ufficiale- un principio fondamentale: il Centro Servizi Anziani è un ente pubblico, un patrimonio della comunità, e in quanto tale deve mantenere un dialogo aperto con il territorio. Negli anni, il sostegno della comunità è stato prezioso, così come l’apporto fondamentale dei volontari delle associazioni, che ogni giorno affiancano il personale nelle attività rivolte agli ospiti.

Guardando al futuro, l’amministrazione ha delineato un percorso che punta da un lato alla ricerca di risorse e finanziamenti, coinvolgendo le realtà produttive locali in un’ottica di responsabilità sociale, e dall’altro a rafforzare le sinergie con le istituzioni per accedere a fondi pubblici. Alla luce della recente Legge Delega per gli Anziani, il CdA intende potenziare i servizi di assistenza domiciliare del CSA, valorizzandolo sia come struttura residenziale sia come punto di riferimento per la popolazione anziana e fragile del territorio. 

(g.f.)

 

 

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