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Il Caso Politico
14.05.2025 - 15:40
Adria: Parco nel quartiere Amolaretta
La collocazione del nuovo cartello “Parco della Solidarietà” accanto al cartello dedicato a Gino Strada riaccende la polemica tra la minoranza civica e la maggioranza. IBC denuncia un’operazione sistematica di rimozione dei simboli che ricordano figure legate a diritti, giustizia e impegno civile. Il tema sarà discusso in consiglio comunale, il prossimo 19 maggio, con un’interrogazione sulla scomparsa della targa a Tina Anselmi. Sullo sfondo, anche la rimozione dello striscione per Giulio Regeni all’inizio del mandato, mai più ripristinato.
La collocazione del cartello “Parco della solidarietà”, accanto a quello che intitola il parco del quartiere Amolaretta a Gino Strada, ha riacceso le tensioni politiche in città, alimentando il confronto tra l’attuale amministrazione di centrodestra e l’opposizione civica rappresentata da Impegno per il Bene Comune (IBC).
IBC ricorda- in una nota ufficiale- che l’intitolazione del parco a Gino Strada, avvenuta su proposta del Forum Giovani e alla presenza di autorità territoriali, aveva un valore di grande attualità e lungimiranza.
Secondo la minoranza civica, si tratta dell’ennesimo segnale di un atteggiamento sistematico volto a cancellare le tracce lasciate dalla precedente giunta Barbierato, espressione di una visione civica e partecipativa. Una strategia che – pur mantenendo molte delle risorse ottenute in quegli anni, come i fondi PNRR – sembrerebbe avere tra le sue priorità non dichiarate quella di rimuovere i riferimenti a figure simbolo dell’impegno civile e sociale.
La nuova cartellonistica al parco di Amolaretta si aggiunge quindi all’interrogazione depositata da IBC, il 30 aprile scorso, sulla scomparsa della targa che intitolava i giardini di Corso Garibaldi a Tina Anselmi, prima ministra della Sanità in Italia e figura centrale nella storia della Resistenza
Il caso Anselmi si aggiunge a quello dello striscione che chiedeva verità per Giulio Regeni, rimosso due anni e mezzo fa all’inizio del mandato Barbujani, e mai più riposizionato. Un gesto che già allora IBC aveva letto come un segnale politico e culturale preciso. Tre episodi, un filo rosso: la cancellazione progressiva di segni, intitolazioni e testimonianze civili che hanno connotato l’amministrazione Barbierato.
La vicenda sta diventando un vero e proprio caso politico.
“Evidentemente gli attuali amministratori cercano di cancellare la storia, perché si rendono conto che non sanno scriverne una nuova e originale”. Commentano in una nota ufficiale i Civici che invitano l’amministrazione Barbujani “ ad impegnarsi in cose più importanti e a guardare avanti, se ci riesce, perché sono passati due anni e non si capisce ancora quali sono le idee forti e le scelte strategiche di chi governa Adria”.
Ora la parola passa al consiglio comunale di lunedì 19 maggio, dove la questione sarà affrontata come ultimo punto all’ordine del giorno della seduta pubblica.
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